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Come selezionare la badante giusta

In questo capitolo ti voglio svelare i segreti per tenere al meglio il colloquio di selezione della badante. 

Nei precedenti capitoli abbiamo visto come e dove cercare, la badante giusta, in base alle tue esigenze e a quelle della tua famiglia. Ora resta da capire come selezionare la badante giusta per la tua famiglia, tra le molte che probabilmente ti troverai davanti.

Non accontentarti della prima che ti presentano a scatola chiusa. Selezionare la badante può sembrare faticoso, ma è un piccolo sforzo che ti può rendere la vita molto più semplice dopo.

Il primo problema di molte famiglie è che si trovano davanti potenziali candidate senza sapere bene cosa stanno cercando da un lato, e dall’altro senza conoscere le basi del rapporto di lavoro domestico.

Questo fa sì che scegliere una badante piuttosto che un’altra si riduca a questione di sensazioni e simpatie, che poco ci dicono se veramente sa fare o no il lavoro per cui la stiamo prendendo.

Chi l’ha detto che la badante deve esserci simpatica?

Sfatiamo subito un mito: la badante non deve esserci simpatica, è un lavoratore e deve avere alcune caratteristiche di base che ci dicono se può esserci di aiuto oppure no.

Presumibilmente anche tu che stai leggendo ti sei trovato a sostenere un colloquio di lavoro, o quanto meno ti sei trovato nella situazione di dover fare subito una buona impressione al tuo interlocutore, che sia un cliente, un potenziale datore di lavoro o persino il tuo potenziale partner. Sappiamo bene entrambi che all’inizio mostriamo sempre i nostri lati migliori, magari enfatizzandoli, ma sul lungo periodo non è sempre facile mantenere quello standard. Lo stesso vale anche per la badante.

Certamente il lavoro di badante ha molto a che fare con la relazione: entra in casa nostra, sostiene i nostri cari… insomma un livello di intimità altissimo. Per questo quella che ci appare essere “una buona persona” ci mette subito in zona di comfort.

Ma sarà veramente così?

Come capire se una badante fa al caso nostro oppure no?

Ecco le 7 cose da fare SEMPRE in un colloquio con la badante.

1. La preparazione

Una volta che hai capito cosa ti serve, prepara una lista di domande uguali per tutte, in questo modo le risposte saranno paragonabili. 

Inoltre se puoi fai i colloqui tutti lo stesso giorno, in questo modo avrai tendenzialmente lo stesso stato d’animo con tutte, quindi sarà più facile metterle a confronto in modo omogeneo.

Informati su: mansioni, orario di lavoro, livelli contrattuali, quanto costa veramente una badante, la gestione dei riposi e degli straordinari. Cerca in internet o rivolgiti a un’agenzia o un patronato. Anche nel nostro blog ci sono già molte informazioni in questo senso.

2. Chiedi SUBITO i documenti 

Sembra scontato, eppure non lo è: molte famiglie iniziano a far lavorare la badante presi dall’urgenza e scoprono solo dopo che non vuole il contratto in regola, anche se magari in colloquio aveva dichiarato diversamente, o peggio scopre che non ha i documenti in regola per il lavoro.

Quindi come primo passo chiedi di mostrarti i documenti personali.

  • se comunitaria basta carta di identità italiana o europea e codice fiscale italiano, 
  • se extracomunitario fatti mostrare anche il permesso di soggiorno, se illimitato procedi, se temporaneo verifica sempre la data di scadenza, se scaduto chiedi di mostrarti la ricevuta di rinnovo. Se non è in grado di esibirti nessuno di questi documenti passa al prossimo candidato.
  • NON accettare MAI il passaporto come unico documento! Potrebbe avere solo un visto turistico scaduto e quindi potresti far lavorare un clandestino, che in Italia è un reato penale!

3. Chiedi subito se vuole lavorare in regola

Come prima cosa, in modo molto diretto chiedi se vuole il contratto oppure no.

Se ti risponde di no passa alla candidata successiva: chi lavora sempre in nero, oltre a essere un illecito, è anche abituato a non avere regole e sarà ingestibile.

Due domande indirette per capire subito se la persona vuole veramente lavorare in regola oppure no sono:

  • “Hai lavorato sempre in regola?”
  • “Percepisci l’indennità di Disoccupazione o Reddito di Cittadinanza?”

Questa seconda domanda è molto importante, perché spesso chi recepisce questi sostegni difficilmente ci rinuncia, quindi ti chiederà di fare la prova in nero e poi, una volta che l’anziano si è affezionato e sarà difficile sostituirla, non vorrà più procedere con il contratto regolare.

4. Verifica le referenze

Fatti dare sempre almeno una o due referenze dei lavori precedenti e dopo il colloquio, se la persona ti è piaciuta chiama le altre famiglie presso cui ha lavorato. Innanzitutto puoi verificare quello che ti è stato detto, puoi magari dipanare qualche dubbio che ti è sorto in fase di incontro.

Una sola attenzione: non è detto che se la badante è stata perfetta per un’altra famiglia lo sia anche per la tua, quindi usa le referenze come una parte della selezione e non come unico metro di valutazione.

5. Chiedi quanto è durato il suo lavoro più lungo

Se il suo lavoro più lungo non supera i 18/24 mesi accendi un campanello di allarme. Non solo non ti darà stabilità, ma potrebbe nascondere problemi importanti che non mostra in fase di colloquio di selezione.

Si sa, gli anziani possono morire, essere ricoverati in casa di riposo, in alcuni casi la badante può essere un supporto solo per il periodo di convalescenza, molte badanti fanno anche le sostituzioni ferie. Tutte queste fattispecie sicuramente portano i servizi a essere potenzialmente brevi, e nel curriculum della badante ce ne possono essere di questi, anche di quelli in cui non sono andati d’accordo con la famiglia e se n’è andata in poco tempo, capita… ma se lo sono tutti brevi allora c’è un problema!

6. Chiedi perché sono terminati i suoi ultimo 2 o 3 lavori

Questa domanda ovviamente si collega alla precedente. Se le risposte sono per lo più: il mio anziano è morto, è stato ricoverato in casa di riposo, è guarito, puoi proseguire con la valutazione del lavoratore.

Se le risposte sono più o meno tutte: erano cattive persone e me ne sono andata, ho avuto problemi a casa e ho dovuto lasciare il posto di lavoro, mi hanno cacciata, ecc. Beh ovviamente qui ci sono da accendere diversi campanelli di allarme.

7. Verifica se ha già avuto esperienza con la patologia e gli eventuali ausili del tuo anziano

Premessa importante su questa parte, su cui ci siamo già soffermati in diversi articoli del nostro blog: la badante è un lavoratore non formato, impara quello che sa sul campo, facendolo. 

Quindi tutto si può imparare, non è detto che se non ha esperienza con quella determinata patologia o un particolare ausilio come il sollevatore, non sia la badante per te, anzi!

Questa domanda è importante per capire a che punto è la badante e quindi cosa le va insegnato, come va gestito il suo inserimento.

CONSIGLIO BONUS

Quando senti la badante per fissare il colloquio verifica SEMPRE che abbia compreso quello che stai cercando. Specie per gli annunci in internet, molte badanti si candidano per annunci fuori zona ad esempio, oppure se stai cercando una badante convivente ti troverai con persone che si candidano per assistenza a ore. Quindi quando stai per organizzare i colloqui, onde evitare di perdere tempo, chiedi subito se hanno capito che tipo di lavoro è (notte, giorno, convivente) e dove si trova esattamente.

A questo punto chi scelgo?

Scegli quella che si avvicina di più alle tue esigenze e alle tue priorità.

Hai bisogno di una badante velocemente? La tua priorità sarà coprire il servizio, non trovare quella che soddisfa tutti i tuoi requisiti. 

Sarà sufficiente che abbia i documenti, si voglia far assumere in regola, abbia fatto questo lavoro con una certa stabilità nel tempo.

Hai più tempo per cercarla? Potrai valutare molti più aspetti ed entrare nel merito delle cose.

Quello che rimane in entrambi i casi è che da un alto tutto non si può avere, dall’altro la badante perfetta (ammesso che quella che hai in testa sia perfetta) non esiste.

Sicuramente un ruolo determinante lo avrà l’inserimento che farai alla badante al momento dell’assunzione, e di questo parleremo nel prossimo capitolo del manuale BadanteZeroPensieri che esce ogni settimana nel nostro blog.

Pensi che da solo sia troppo complicato? 

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