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Come cercare la badante giusta per la tua famiglia

In questo articolo ti vogliamo condividere i 5 segreti per cercare la badante giusta per la tua famiglia, evitando errori e frustrazioni che normalmente affliggono la maggior parte delle famiglie.

Normalmente quando si ha bisogno di una badante è perché la salute fisica e/o mentale di un nostro famigliare anziano è peggiorata rapidamente, o semplicemente ci siamo resi conto che nel suo lento declino, è arrivato il momento in cui non ci fidiamo più a lasciarlo solo. 

Nasce così la necessità di intervenire rapidamente con una assistenza a domicilio. 

E’ a questo punto che la famiglia commette il primo errore strategico: mettersi subito alla ricerca della badante.

Perché è un errore partire subito con la ricerca? 

C’è un aspetto che le famiglie sottovalutano quando si arriva a cercare una badante: l’intenso stato emotivo in cui ci si trova, come preoccupazione, ansia, affaticamento, stress, ecc.

Converrai con me che sono emozioni faticose, che quasi mai sono sinonimo di performance eccellenti. Corretto?

Ti sarà probabilmente capitata l’esperienza di dover sostenere una riunione o un’interrogazione, o comunque una situazione che ci ha creato molta agitazione, rendendoti conto che questa ansia alla fine ti ha fatto ottenere un risultato molto più basso di quello che avresti potuto avere.

La stessa cosa vale per la badante: mettersi alla ricerca in piena preoccupazione, agitazione e con le idee confuse è la ricetta perfetta per il disastro annunciato.

La tua parte razionale sarà offuscata, e avrai la stessa probabilità di trovare la badante giusta per la tua famiglia, come di vincere al super enalotto.

Quindi da dove partire?

1. Respira! 

Può sembrare un consiglio banale, eppure fare dei lunghi respiri profondi, di quelli che arrivano fino alla pancia, aiuta a placare l’ansia e la paura. 

Fatto questo un altro consiglio molto utile è quello di guardare alla situazione in modo distaccato, come se fossi sul balcone e osservassi dall’alto te e quello che sta capitando.

Un po’ come quando si va in montagna, più si sale più l’orizzonte si apre, i rumori della città (le emozioni faticose) si affievoliscono, e riesci a scorgere un panorama che in fondo alla valle si poteva a malapena intuire.

Se applichi lo stesso approccio al tuo problema, piano piano ti renderai conto che le emozioni si affievoliscono di intensità e inizierai a notare degli aspetti che prima ignoravi, che ti saranno utili per giungere a una soluzione efficace.

2. Analizza il problema

Una volta che sei sul balcone, o in cima alla montagna, cerca di capire qual è realmente l’entità del problema, senza farti sconti.

Qual è il reale stato di salute del mio familiare anziano?

Quali sono i momenti più critici durante la giornata?

Che cosa ha bisogno per mantenere una quotidianità serena per sé e il resto della famiglia?

Conosco qualcuno che può aiutarmi a darmi le risposte che mi mancano?

3. Definisci il tuo team

Un altro aspetto importante per capire di cosa si ha bisogno è definire chi sono i miei “soci” in questa situazione: 

Su chi posso contare? Sono da solo o posso delegare alcune attività a miei familiari o conoscenti? 

Chi coprirà i riposi della badante? Ci sono familiari che possono aiutarmi?

Chi lo accompagna alle visite mediche? Chi farà la spesa? ….

Questo passaggio è importante per capire da un lato cosa già potete fare o no, come famiglia, specie in vista dell’inserimento della badante, che va comunque seguita nell’inserimento iniziale, le vanno date le istruzioni precise sulla gestione della tua situazione specifica, va sostituita nei riposi, ecc.

4. Elabora un progetto di assistenza

Una volta che hai chiaro il problema e su chi puoi contare e chi no, allora ti sarà più chiaro di cosa hai bisogno.

Elabora un piccolo progetto di assistenza che preveda la descrizione dei tuoi obiettivi, cosa ti aspetti che faccia la badante, qual è la giornata tipo, chi è il referente familiare per la badante, ecc.

Un altro aspetto importante è raccogliere informazioni su come funziona il contratto di lavoro colf e badanti e cosa offre il territorio a supporto dell’assistenza a domicilio.

A questo proposito ti rimando al nostro articolo sui contributi a sostegno dell’assistenza a persone non autosufficienti.

Ultimo ma non per importanza

5. Gestisci l’aspettativa e stabilisci delle priorità

Ci rendiamo conto che molte famiglie hanno un’aspettativa molto alta sulla badante e il suo lavoro, cosa che porta a frustrazione automatica. Un po’ come pensare di trovare come partner per la vita il principe azzurro delle favole o la top model del momento.

Le badanti sono personale non formato per definizione, apprendono quello che sanno sul campo e hanno mansioni ben precise (puoi trovare in questo articolo un approfondimento sulle mansioni). Sono di fatto un sostituto della famiglia, che mette a disposizione il suo tempo, in cambio di denaro, per badare il proprio caro al posto tuo.

Infine qual è la priorità per te in questo momento, o quando ti capiterà di averne bisogno?

L’urgenza? La qualità dell’assistenza al tuo caro? La stabilità nel tempo? La competenza? La simpatia? L’empatia? La precisione?

Scegli una priorità e su quella concentrati: tutto non si può avere. Molto si può insegnare.

Nel prossimo articolo parleremo di dove cercare la badante, mostrando pro e contro delle diverse opzioni.

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