Ecco come evitare i rischi più comuni che ci sono quando la badante va in ferie.
Quando si assume una badante per assistere un proprio familiare, è fondamentale conoscere i diritti previsti dal contratto, soprattutto quando si avvicina il momento delle ferie.
Ogni estate infatti, molte famiglie si trovano in difficoltà perché non sanno come gestire le assenze della badante: ci si chiede come si calcolano le ferie, chi si occupa dell’assistenza durante quel periodo, se vanno pagate oppure no, e come organizzarsi senza creare disagi all’anziano o problemi contrattuali.
In questo articolo trovi una guida completa, aggiornata al 2025, per orientarti con serenità nella gestione delle ferie della badante.
Se vuoi un approfondimento completo, ti invitiamo a leggere la nostra Guida alla gestione badante.
Sommario
Che cosa dice il contratto: i diritti della badante in ferie
Tutte le badanti, indipendentemente dal tipo di orario (convivente, a ore, notturna), hanno diritto a 26 giorni lavorativi di ferie all’anno, come previsto dal Contratto Collettivo Nazionale Colf e Badanti. Le ferie vanno godute ogni anno e non possono essere sostituite da compensi economici, se non alla fine del rapporto lavorativo.
Questo significa che la tua badante ha il diritto di assentarsi per un periodo continuativo – spesso nel periodo estivo – per riposarsi e tornare al lavoro con nuove energie. E tu, come datore di lavoro, sei tenuto a garantire questo diritto.
Come si calcolano i giorni di ferie?
Il calcolo dipende da quanti giorni alla settimana la badante lavora:
Se lavora 6 giorni su 7 (classico caso della badante convivente), matura 2,17 giorni di ferie al mese.
Se lavora 5 giorni a settimana, matura 2,17 giorni al mese, ma su base settimanale.
Se lavora 3 giorni a settimana, matura 1,30 giorni al mese.
Le ferie si calcolano sempre in “giorni lavorativi” e non in ore. Non è quindi corretto trasformare le ferie in ore per ridurle.
È importante sapere che i giorni festivi non sono contati come ferie, così come i giorni di riposo settimanale (come la domenica per la badante convivente).
Quando si possono prendere le ferie?
Il contratto stabilisce che:
le ferie devono essere concesse entro 18 mesi dalla maturazione;
è bene garantire almeno due settimane consecutive nel periodo estivo (giugno – settembre), salvo diverso accordo;
la programmazione va concordata tra famiglia e lavoratore, ma la decisione finale spetta al datore di lavoro.
Programmare per tempo le ferie evita tensioni e disagi, sia per la badante che per chi assiste l’anziano in sua assenza.
Cosa succede se la badante non fa le ferie?
Le ferie sono un diritto irrinunciabile. Non è legale “farle saltare” con un pagamento sostitutivo: l’unico caso in cui si possono monetizzare è alla fine del rapporto di lavoro. Anche se la badante stessa chiedesse di non andare in ferie e di ricevere una somma in più, il contratto vieta questa possibilità.
Attenzione: se la badante non usufruisce delle ferie maturate, rischi una vertenza sindacale per mancato rispetto dei diritti contrattuali.
Quanto si paga durante le ferie?
Durante il periodo di ferie:
la retribuzione resta invariata (come se la badante fosse al lavoro);
i contributi INPS e Cassa Colf devono essere versati regolarmente;
il vitto e alloggio vanno monetizzati solo per i giorni effettivi di assenza della badante convivente (non se è presente in casa anche durante le ferie).
Esempio: se la badante prende 15 giorni di ferie, in quei 15 giorni vanno aggiunte in busta paga le indennità sostitutive di vitto e alloggio. La cifra dipende dai minimi stabiliti annualmente dal CCNL.
E l’anziano? Chi si occupa di lui mentre la badante è in ferie?
Questa è senza dubbio la preoccupazione più grande. Spesso le famiglie ci chiamano nel panico a luglio perché la badante ha annunciato le ferie e nessuno è pronto a garantire la presenza necessaria.
La verità è che in questi casi non esistono soluzioni perfette, ma una buona organizzazione può fare la differenza. L’alternativa “fai da te” (cercare una sostituta su internet o tramite passaparola) è molto rischiosa, soprattutto in piena estate. Serve tempo per selezionare una persona affidabile e per inserirla in casa.
Per questo motivo è fondamentale avere già previsto un piano di sostituzione.
Come si gestisce la sostituzione della badante in ferie?
Ci sono due strade principali:
Se assumi direttamente la badante: dovrai individuare tu una persona che possa sostituirla, assumerla con contratto regolare, calcolare i giorni lavorativi, definire la retribuzione (che non potrà essere inferiore ai minimi) e occuparti di tutta la burocrazia.
Se hai un supporto esterno: la sostituzione ferie viene gestita e organizzata da chi segue già la tua famiglia, tenendo conto delle esigenze dell’anziano, della compatibilità relazionale e delle competenze richieste.
Il nostro consiglio: gioca d’anticipo
Noi Family Coach vediamo ogni estate le stesse difficoltà: famiglie che arrivano all’ultimo momento senza sapere come fare. Ma sappiamo anche che una buona pianificazione può cambiare tutto.
Ecco i nostri 3 suggerimenti:
Chiedi alla badante, entro maggio, quando vorrà fare le ferie.
Verifica con chi ti segue la disponibilità di sostituzioni.
Prevedi un breve affiancamento tra badante titolare e sostituta, per garantire una transizione serena.
In conclusione
Le ferie della badante non sono solo un obbligo contrattuale: sono un’opportunità per fermarsi, pianificare, e ripensare anche all’organizzazione dell’assistenza familiare. Quando sono gestite con consapevolezza e anticipo, evitano stress, conflitti e pericoli per l’anziano.
Se ti senti sopraffatto o non sai da dove cominciare, non sei solo. Il nostro compito è aiutarti proprio in questi momenti.
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