Chi è il caregiver familiare e perché è importante che non si senta solo?

Prendersi cura di un genitore o di un familiare anziano può essere un gesto d’amore enorme, ma anche una responsabilità che pesa. In questo articolo, come Family Coach FamKare ti vogliamo raccontare chi è il caregiver, perché spesso si sente solo e come può ritrovare equilibrio e serenità senza smettere di prendersi cura di chi ama.

Chi è il caregiver familiare

Il caregiver familiare è la persona che si occupa in modo continuativo (non vuol dire tutto il giorno) di un parente non autosufficiente: genitore, coniuge, figlio, fratello o altro familiare. Non è necessariamente un professionista, ma gestisce attività quotidiane di assistenza: igiene personale, pasti, terapie, burocrazia, appuntamenti medici, e spesso anche la gestione della badante.

In Italia oltre 8 milioni di persone ricoprono questo ruolo. Nella maggior parte dei casi sono donne molte che lavorano, si occupano della famiglia e si trovano improvvisamente a dover diventare “registe” dell’assistenza.

Il peso invisibile del caregiving

Il caregiving familiare richiede tempo, energia e presenza costante. Col tempo, la fatica fisica e psicologica può generare stress cronico, senso di colpa e solitudine.

  • Fatica fisica: sollevare, accompagnare, seguire terapie e notti insonni.
  • Fatica emotiva: paura di sbagliare, conflitti tra fratelli, tensione con l’anziano assistito.
  • Isolamento: meno tempo per sé, per amici e per la propria salute.
  • Ruoli sovrapposti: genitore, lavoratore, figlio, coordinatore della badante — tutto insieme.
“Non è la cura che ti consuma. È l’idea di dovercela fare da solo.”

Perché il caregiver non deve sentirsi solo

La solitudine è una delle esperienze più comuni tra i caregiver. Eppure, non è un destino inevitabile. Riconoscere di avere bisogno di supporto è il primo passo verso la sostenibilità della cura.

1️⃣ Condividere è necessario

Nessuno ti sta chiedendo di fare tutto da solo, quello che spesso ci troviamo a dire ai caregiver che seguiamo è che per assistere un anziano serve un villaggio.

Questo ermette di alleggerire il carico emotivo e trovare strategie pratiche per gestire la quotidianità.

Spesso il problema che riscontriamo nei caregiver è proprio la paura di chiedere aiuto, il pensare che per essere dei bravi figli, sia necessario assumersi tutta la responsabilità, ma questo presto o tardi porta a esaurirsi fisicamente e mentalmente

2️⃣ Delegare non significa “abbandonare”

Affidarsi a una badante o a un servizio professionale non è un fallimento: è un modo per garantire all’anziano assistenza continua e al caregiver la possibilità di respirare.

Va anche detto che a volte basta delegare anche piccole cose: la spesa, la farmacia, qualche ora di compagnia. Soprattutto è importante lasciar andare il controllo, farsi aiutare vuol dire che che a volte è "meglio fatto (da altri) che perfetto"

3️⃣ Prendersi cura di sé è parte della cura

Dormire, uscire, fare attività fisica, ritagliarsi momenti propri non sono lussi. Sono ciò che permette di mantenere lucidità, equilibrio e amore nel tempo.

Tutti i caregiver che abbiamo seguito in questi anni ci hanno riportato un risultato comune: quando hanno iniziato a prendersi cura di loro è diminuita la stanchezza, la rabbia, la paura di non fare abbastanza, e la qualità della cura alla persona amata è aumentata.

Gli strumenti che possono aiutare

Noi di FamKare abbiamo creato per te strumenti che possono aiutarti a vivere l'assistenza in modo sereno, superando lo stress e la solitudine. Eccone alcuni:

  • Family Coach FamKare: supporto personalizzato per gestire emozioni, conflitti e organizzazione dell’assistenza.
  • Percorso Caregiver Felice Anziano Sicuro: formazione online e in presenza per imparare a vivere la cura con serenità.
  • Servizio BadanteZeroPensieri: selezione e gestione completa della badante, con affiancamento del Family Coach.
  • Gruppi di auto mutuo aiuto o associazioni territoriali dedicate ai caregiver.

5 consigli del Family Coach FamKare per non sentirsi sopraffatti

  1. Chiedi aiuto prima che la stanchezza diventi esaurimento.
  2. Programma almeno un momento a settimana solo per te.
  3. Accetta che non puoi controllare tutto: fai bene, non “perfetto”.
  4. Condividi le informazioni con altri familiari per evitare conflitti e doppioni.
  5. Non trascurare la tua salute: il tuo benessere è parte del progetto di cura.

Domande frequenti (FAQ)

Chi può essere considerato caregiver familiare?

Chiunque si occupi in modo continuativo e non professionale di un familiare non autosufficiente: figli, coniugi, parenti o conviventi.

Il caregiver ha diritti riconosciuti per legge?

Sì. Può accedere a permessi retribuiti (legge 104/92, congedo straordinario) e a misure di sostegno regionali o comunali dedicate ai caregiver.

Come può il Family Coach aiutare un caregiver?

Offre ascolto, strumenti di gestione dello stress, supporto nella relazione con la badante e strategie per riequilibrare vita personale e cura.

Parla con un Family Coach

Se ti riconosci in queste parole e senti che la cura sta diventando troppo pesante, non aspettare che lo stress diventi esaurimento. FamKare è qui per te: puoi richiedere un colloquio gratuito per capire come ritrovare equilibrio e serenità nel tuo ruolo di caregiver.