In questa guida sulla caregiver familiare andremo a scoprire insieme chi è, i suoi diritto e la Legge 104.
Essere caregiver familiare significa prendersi cura, ogni giorno, di una persona cara non autosufficiente: un genitore, un coniuge, un fratello, un figlio. È un ruolo che nasce per amore, ma che spesso si trasforma in un compito totalizzante, fatto di responsabilità, burocrazia e fatica invisibile.
In Italia, secondo l’Istat, oltre 8 milioni di persone si prendono cura in modo continuativo di un familiare anziano o con disabilità. La maggior parte sono donne, tra i 45 e i 65 anni, impegnate contemporaneamente nel lavoro, nella gestione domestica e nell’assistenza.
Questa guida nasce per te, che stai vivendo questa esperienza.
Scoprirai:
chi è davvero il caregiver familiare,
quali diritti e tutele prevede la legge,
come accedere a permessi e congedi tramite la Legge 104,
e soprattutto come non rimanere sola in questo percorso, grazie al sostegno di professionisti e servizi dedicati come Caregiver Felice e Badante Zero Pensieri.
Sommario
Chi è il caregiver familiare
Il termine caregiver deriva dall’inglese to care (prendersi cura) e giver (colui che dà).
Il caregiver familiare è la persona che si occupa in modo continuativo e gratuito di un parente non autosufficiente, garantendogli assistenza fisica, emotiva e organizzativa.
Spesso si tratta di:
una figlia o un figlio che segue un genitore anziano,
un coniuge che si prende cura del partner malato,
o di un genitore che assiste un figlio con disabilità.
È importante ricordare che il caregiver non è solo chi fa tutto, ma chi si prende la responsabilità complessiva della cura: coordinare medici, gestire badanti, organizzare visite e farmaci, mantenere viva la relazione affettiva.
Questa figura, pur essendo centrale nella tenuta sociale del Paese, non ha ancora un riconoscimento pienamente strutturato nella legislazione italiana, anche se sono stati fatti passi avanti.
👉🏼 Approfondisci qui Da figlio e caregiver: il passaggio fondamentale per un anziano sicuro.
Caregiver familiare: cosa prevede la legge
In Italia, il caregiver familiare è riconosciuto per la prima volta con la Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018), articolo 1, commi 254-256.
La norma lo definisce come:
“La persona che assiste e si prende cura, in modo gratuito e continuativo, di un familiare convivente con disabilità grave, come definita ai sensi dell’art. 3, comma 3, della Legge 104/1992.”
In pratica, questo riconoscimento si applica solo in presenza di una disabilità grave certificata. Tuttavia, nella vita reale, milioni di caregiver si trovano in situazioni di assistenza intensa anche senza riconoscimento formale.
A livello normativo oggi sono in vigore:
il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, gestito dalle Regioni;
le agevolazioni collegate alla Legge 104/1992 (permessi e congedi);
- il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza che viene erogato con modalità diverse di regione in regione
alcune misure regionali e comunali dedicate (voucher, contributi economici, bonus assistenza).
Legge 104 e diritti del caregiver familiare
La Legge 104/1992 tutela i lavoratori che assistono persone con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3.
Ecco i principali diritti del caregiver familiare lavoratore:
1. Permessi retribuiti
3 giorni al mese (anche frazionabili in ore).
Retribuiti e coperti da contribuzione INPS.
Validi per chi assiste un familiare con disabilità grave.
Possono essere richiesti da: coniuge, genitore, figlio, fratello/sorella, parente entro il 3° grado convivente.
2. Congedo straordinario retribuito
Fino a 2 anni nell’arco della vita lavorativa.
Retribuito dall’INPS e coperto da contribuzione figurativa.
Vale per assistenza a familiari con disabilità grave conviventi.
Durante il congedo, il posto di lavoro è conservato.
3. Agevolazioni lavorative
Diritto a non essere trasferiti senza consenso.
Scelta prioritaria nella sede di lavoro più vicina al domicilio dell’assistito.
Gli aiuti economici e le agevolazioni per caregiver
Oltre ai diritti lavorativi, esistono contributi economici e forme di supporto per alleggerire il peso assistenziale.
Fondo per il caregiver familiare
Ogni Regione gestisce autonomamente le risorse: in molti casi sono previsti voucher o contributi diretti per chi assiste in modo continuativo un familiare non autosufficiente.
🔹 Come fare domanda: tramite i bandi comunali o regionali pubblicati annualmente (consulta il sito del tuo Comune o della Regione).
Bonus e detrazioni fiscali
Detrazioni per spese di assistenza (badanti o operatori socio-sanitari).
Detrazioni per spese mediche e ausili sanitari.
Agevolazioni IVA su dispositivi e ausili per disabili.
Supporto professionale
FamKare ha creato due servizi complementari per i caregiver:
Badante Zero Pensieri → per trovare e gestire una badante adatta alle esigenze familiari.
Caregiver Felice → per aiutarti a vivere la cura senza perdere te stessa, con il supporto del Family Coach.
👉🏼 Approfondisci qui Come funziona la detrazione per la badante con la legge 104 e la deduzione dei contributi
👉🏼 Leggi anche Legge 104: guida pratica alla domanda di invalidità e ai diritti del caregiver
I congedi per caregiver familiare (approfondimento pratico)
Tipologia | Durata | Retribuzione | A chi spetta | Riferimento normativo |
---|---|---|---|---|
Permessi Legge 104 | 3 giorni al mese (anche frazionabili) | Retribuiti INPS | Lavoratori che assistono familiari con disabilità grave | Legge 104/1992 art. 33 |
Congedo straordinario | Fino a 2 anni | Retribuito INPS | Lavoratori con familiari disabili conviventi | D.Lgs. 151/2001 art. 42 |
Fondo caregiver familiare | Variabile per Regione | Contributo economico | Caregiver non lavoratori o autonomi | Legge 205/2017 |
Le difficoltà invisibili del caregiver: stress, solitudine e senso di colpa
Il caregiver vive un paradosso: è essenziale per il benessere del proprio familiare, ma spesso dimenticato dalle istituzioni e dal contesto sociale.
Molti caregiver sperimentano senso di colpa, isolamento, ansia e burnout. Le giornate sono scandite dai bisogni dell’altro, e spesso il tempo personale scompare.
Come Family Coach, ricordiamo sempre una verità semplice ma potente:
“Prendersi cura di sé è parte integrante del prendersi cura dell’altro.”
👉🏼 Leggi E’ veramente necessaria tutta la fatica che fai per assistere il tuo anziano?
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Consigli pratici per alleggerire il carico:
Organizza i compiti con una pianificazione settimanale.
Accetta di non poter fare tutto da sola.
Fatti aiutare da una badante o da un professionista quando serve.
Cerca un gruppo di confronto o un percorso di coaching.
Ritaglia ogni giorno un momento di cura per te (una passeggiata, un libro, una chiacchierata).
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Il ruolo del Family Coach: come può aiutarti davvero
Il Family Coach è la figura professionale che accompagna il caregiver familiare nel suo percorso di cura, aiutandolo a:
riorganizzare tempi e priorità,
migliorare la comunicazione con l’anziano,
gestire il carico emotivo,
trovare soluzioni sostenibili per la famiglia.
Grazie all’esperienza maturata con migliaia di famiglie assistite, FamKare ha sviluppato un metodo integrato che unisce consulenza, formazione e supporto emotivo.
Se senti di non farcela più, o semplicemente vuoi capire come gestire meglio la situazione, puoi prenotare una consulenza gratuita con un Family Coach direttamente dalla Home Page di FamKare.
Come farsi aiutare davvero: da dove iniziare
Molti caregiver restano bloccati tra il senso del dovere e la paura di “mollare”. Ma chiedere aiuto non significa rinunciare al proprio ruolo, significa renderlo sostenibile.
Ecco un percorso in tre passi:
Valuta la tua situazione → con una consulenza gratuita con un Family Coach FamKare.
Pianifica l’assistenza → con il servizio Badante Zero Pensieri.
Cura te stessa → con il programma Caregiver Felice.
Questi tre strumenti integrati ti permettono di:
alleggerire il peso pratico,
ritrovare equilibrio emotivo,
e affrontare la cura con più serenità.
Conclusioni
Essere caregiver familiare è una missione fatta di amore e coraggio, ma non deve diventare un sacrificio totale.
Conoscere i tuoi diritti, sapere dove chiedere aiuto e imparare a prenderti cura anche di te stessa sono i primi passi per costruire un’esperienza di cura più equilibrata e sostenibile.
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Insieme possiamo creare il percorso giusto per la tua famiglia.

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