Ti vogliamo svelare i 3 punti essenziali del nostro metodo di selezione delle badanti.
Ancora più importante della gestione del rapporto di lavoro, degli aspetti contrattuali, di come si calcola lo stipendio, etc … è la selezione della badante. Trovare la persona più adatta a eseguire il progetto di cura e assistenza di una famiglia non è per niente semplice. Non lo è per FamKare, che lo fa di mestiere, figuriamoci per una famiglia.
Dalla viva voce delle famiglie che si rivolgono alla FamKare abbiamo più volte avvertito lo stress e la stanchezza che derivano dai molti colloqui infruttuosi svolti, dal tempo sottratto al proprio lavoro e nei week end alla propria famiglia, con capi infastiditi e coniugi irritati per le troppe assenze.
Il problema è che la famiglia non ha gli strumenti più adeguati per fare la ricerca e la selezione del personale domestico. Lo si avverte anche nel corso del rapporto di lavoro, nell’interpretazione del contratto di lavoro e nella relazione con la badante, non sempre improntata a criteri di chiarezza e di rispetto delle regole.
Dall’esperienza svolta in questi anni sul campo, FamKare ha isolato i principali indicatori che ci consentono di andare a selezionare il personale più adatto a eseguire un progetto di cura e assistenza a domicilio. Abbiamo individuato fattori ricorrenti nel percorso professionale del personale, che indicano una predisposizione verso il lavoro dell’assistenza domiciliare.
Te ne riveliamo 3
Il primo. Ricordati di selezionare la badante che è libera da impegni familiari che rischiano di pregiudicare il normale svolgimento di un rapporto di lavoro. Se una badante ha esigenze di cura della sua famiglia difficilmente potrà dedicare la massima attenzione al tuo anziano da curare. Se ha un figlio piccolo sarà più attenta alla sua salute che al benessere del tuo anziano. Normale, no?!?!?
E poi non permettere mai che la badante porti il figlio sul posto di lavoro, ospiti il marito né tanto meno ospiti persone di sua conoscenza presso l’abitazione del vostro anziano.
Il rapporto tra una badante e una famiglia è un rapporto di lavoro. Stai alla larga da persone che ti chiedono di essere aiutate dandogli un lavoro. A te potrà sembrare un vantaggio poter aiutare una persona, penserai che visto che è in stato di bisogno lavorerà bene e che svolgerà il suo servizio con il massimo impegno visto che non vuole perdere il lavoro. Niente di più sbagliato.
Chi chiede di essere aiutato vuole solo … essere aiutato. Una volta che non avrà più bisogno del tuo aiuto (che vuole dire dopo qualche stipendio) se ne andrà. Quello che ti aveva chiesto lo ha già ottenuto.
Non cedere mai alla sottile lusinga del risparmio impiegando badanti in nero o che hanno trascorsi di lavoro in nero. Solo all’inizio sono una facilitazione dal punto di vista del budget dedicato all’assistenza, ma poi diventano un peso dal punto di vista della gestione. Se non ci sono regole chiare per il rapporto di lavoro nulla è chiaro. E non ci si può aspettare che la badante rispetti i termini del licenziamento per esempio. Metti già in conto di essere lasciato senza assistenza da un momento all’altro.
Guardiamo i numeri…
FamKare Recuiting Formula™, è questo il nome del nostro metodo, prevede 15 i fattori chiave per la selezione della badante, che si articolano a loro volta in 108 singoli indicatori.
I dati? Ci dicono che la FamKare Recruiting Formula™ è efficace, già al primo inserimento. La percentuale di primo inserimento positivo è salita notevolmente nel corso del tempo, arrivando a superare il 90 %. Vuole dire che nel 90 % dei casi la badante inizia a operare, passa la prova e viene confermata da parte della famiglia. L’obiettivo è portare il tasso di riuscita ancora più sù. In più, FamKare, garantisce sempre la sostituzione del lavoratore se inidoneo.
Il tuo tempo e il tuo ben-essere sono preziosi!
Fai lavorare la FamKare Recruiting Formula al posto tuo!