Cosa fare con la badante se vuole cambiare le abitudini dell’anziano

Quando la badante comincia a proporre cambiamenti nella routine quotidiana dell’anziano – dall’orario dei pasti al modo di lavarsi, dalle passeggiate alla posizione del letto – è normale per i familiari chiedersi:
Sta facendo il suo lavoro o sta andando oltre? Devo lasciarla fare o intervenire?

In questo articolo ti aiutiamo a capire quando un cambiamento proposto dalla badante può essere utile e quando invece diventa un segnale di allarme. Ti daremo strumenti pratici per gestire la situazione con equilibrio, evitando scontri inutili e tutelando il benessere dell’anziano.

Sommario

Perché la badante propone cambiamenti?

1. È convinta che ci sia un modo “migliore”

La badante può aver visto in altre famiglie strategie diverse e desidera applicarle. A volte ha buone intenzioni, ma non conosce ancora i bisogni profondi della persona anziana né la storia della famiglia.

2. Vuole semplificarsi il lavoro

Alcuni cambiamenti nascono dal desiderio di ridurre la fatica fisica o organizzativa. Ad esempio: anticipare la cena, evitare uscite quotidiane, ridurre la cura personale. Se non condivisi, possono peggiorare la qualità dell’assistenza.

3. Non conosce le abitudini consolidate

Soprattutto se è entrata da poco, potrebbe non sapere quanto sia importante per l’anziano mantenere alcune routine, anche se a lei sembrano strane o “poco pratiche”.

4. C’è un problema relazionale di fondo

Dietro certi atteggiamenti più decisi, si può nascondere una difficoltà a rispettare l’autorità della famiglia, o una volontà di prendere il controllo. Questo, se non affrontato, può sfociare in una gestione non più condivisa.

Quando il cambiamento può essere utile (e come capirlo)

In alcune situazioni, la badante potrebbe proporre modifiche motivate e utili per la salute o la sicurezza dell’anziano:

  • Evitare abitudini rischiose (es. doccia da solo, pantofole scivolose)

  • Modificare orari troppo stancanti

  • Variare la dieta per evitare malesseri

Il problema non è il cambiamento in sé, ma come viene comunicato.

💡 Un cambiamento utile si presenta con delicatezza, si discute insieme, si valuta con apertura reciproca.

Quando invece serve intervenire

Ci sono situazioni in cui le modifiche proposte dalla badante non rispettano i desideri, l’identità o il benessere dell’anziano. In particolare:

  • Se vuole forzare l’anziano a fare qualcosa che rifiuta

  • Se cambia le abitudini senza consultarti

  • Se ti esclude dalle decisioni

  • Se l’anziano appare più triste, disorientato o aggressivo

In questi casi, è importante agire senza aspettare che il problema diventi grave.

Come gestire la situazione: 4 passi

1. Ascolta e valuta la proposta

Chiedi alla badante di spiegarti perché vuole fare quel cambiamento. Ascolta senza pregiudizi, ma valuta con lucidità se è nell’interesse dell’anziano.

2. Coinvolgi l’anziano

Chiedi direttamente alla persona assistita come si sente rispetto alla nuova abitudine. Anche se ha difficoltà cognitive, il suo vissuto emotivo è importante.

3. Ricorda chi prende le decisioni

È giusto che la badante dia suggerimenti, ma le scelte finali spettano alla famiglia (e al medico, se coinvolto). Se la badante insiste, è il momento di chiarire i ruoli.

4. Condividi le regole in modo chiaro

Metti per iscritto alcune abitudini da rispettare. Non servono documenti complessi: una semplice lista condivisa può aiutare a ristabilire un clima di collaborazione.

Il ruolo del Family Coach FamKare

Se la comunicazione si è incrinata o non riesci più a capire cosa sta succedendo davvero, un confronto con il Family Coach può aiutarti a:

  • capire dove nasce il problema

  • rivedere le priorità del progetto di assistenza

  • evitare conflitti inutili

  • ristabilire equilibrio tra tutti i membri della famiglia

Non avere paura di mettere dei confini

Cambiare un’abitudine è possibile solo se c’è un rapporto di fiducia reciproca. Se la badante mostra rigidità o pretende di decidere da sola, è giusto fermarsi e valutare se è la persona giusta per voi.

Con il Metodo BadanteZeroPensieri, FamKare garantisce alle famiglie un supporto continuo non solo nella selezione della badante, ma anche nella gestione quotidiana. E, se serve, anche nella sostituzione.

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