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Stipendio Colf e Badanti 2024: i nuovi importi dopo gli aumenti

Dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore il nuovo aumento per gli stipendi di Colf e Badanti, che quest’anno crescono del 0,56%.

Sicuramente quello di quest’anno è un aumento più contenuto rispetto al 9,2% del 2023, tuttavia anche quest’anno gli stipendi di colf e badanti sono stati adeguati all’inflazione ISTAT, come previsto dall’art. 38 del Contratto Collettivo Nazionale.

Vediamo quindi nel dettaglio di quanto inciderà l’aumento programmato in base alle mansioni e ai livelli contrattuali previsti.

Nuovi Stipendi Minimi per colf e badanti Conviventi

In merito ai diversi livelli contrattuali abbiamo approfondito l’argomento nel 16° capitolo del manuale quali sono. Partiamo quindi dai minimi contrattuali per la busta paga di badante e colf CONVIVENTI, che viene calcolata mensilizzata, per 54 ore settimanali, cioè 234 ore mese.

Livello

Compensi 2024

Aumento dal 2023

Livello A

€ 729,25

+ € 4,06

Livello AS

€ 861,86

+ € 4,80

Livello B

€ 928,15

+ € 5,17

Livello BS

€ 994,44

+ € 5,54

Livello C

€ 1060,76

+ € 5,92

Livello CS

€ 1.127,04

+ € 6,28

Livello D

€ 1.521,99

+ € 8,47

Livello DS

€ 1.588,28

+ € 8,84

Ricordiamo che parlando di paga base, che non tiene conto della maggiorazione contrattuale per l’assistenza a due persone non autosufficienti, nel caso di badanti, e quello che deriva comunque dalla contrattazione col lavoratore, che può portare a pagare uno stipendio superiore al minimo sindacale.
Altre spese che vanno poi a comporre il compenso del lavoratore convivente è l’indennità di vitto e alloggio, prevista da contratto. Queste vengono pagate durante il periodo di ferie del lavoratore, o comunque nel caso in cui non goda del vitto e alloggio.

Nuovi Stipendi Minimi per colf e badanti a ORE

Di seguito riportiamo invece i nuovi compensi per i lavoratori diurni a ore. Nella tabella si può trovare sia l’aumento sulla singola ora, sia sull’intero mese, calcolato su un full time di 40 ore la settimana:

Livello

Compensi 2024

Aumento all’ora dal 2023

Aumento su 40 ore settimana

Livello A

€ 5,30

+ € 0,03

+ € 5,19

Livello AS

€ 6,24

+ € 0,03

+ € 5,19

Livello B

€ 6,62

+ € 0,04

+ € 6,92

Livello BS

€ 7,03

+ € 0,04

+ € 6,92

Livello C

€ 7,42

+ € 0,04

+ 6,92

Livello CS

€ 7,83

+ € 0,04

+ 6,92

Livello D

€ 9,03

+ € 0,04

+ 6,92

Livello DS

€ 9,41

+ € 0,04

+ 6,92

Ma quanto aumenta il costo mensile per le famiglie?

Abbiamo visto l’aumento del lordo lavoratore per la badante, ma chiaramente lo stipendio della badante è solo una delle voci che compone il costo di colf e badanti per la famiglia.
La famiglia in qualità di datore di lavoro, deve ragionare esattamente come un’azienda e quindi calcolare il costo del lavoro complessivo, che include:
  • compenso del lavoratore (vedi le tabelle sopra)
  • rateo ferie
  • rateo 13^
  • rateo T.F.R.
  • contributi INPS
  • contributi Cassa Colf (Assicurazione infortuni).
Vediamo quindi quanto sono le spese per le famiglie, tenuto conto dei costi complessivi dell’assunzione del lavoratore, partendo dal Minimo contrattuale.
 
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Costo del lavoro per la famiglia 

Costo mensile della famiglia per colf e badanti CONVIVENTI

Livello

Costo Mensile 2023 – CONVIVENTE

Livello A

€ 1.162,82

Livello AS

€ 1.328,17

Livello B

€ 1.410,83

Livello BS

€ 1.493,48

Livello C

€ 1.576,18

Livello CS

€ 1.658,83

Livello D

€ 2.151,29

Livello DS

€ 2.233.95

Costo mensile della famiglia per colf e badanti a ORE

Livello

Costo Mensile 2023 – ORE

Livello A

€ 1.301,50

Livello AS

€ 1.504,66

Livello B

€ 1.586,60

Livello BS

€ 1.675,41 

Livello C

€ 1.759,70

Livello CS

€ 1.848,31

Livello D

€2.107,67

Livello DS

€ 2.189,08

E se l’agenzia badanti ti fa pagare meno?

Ci sono molte “sedicenti” agenzie badanti che forniscono preventivi ben più bassi dei reali costi del lavoro, cosa che è tecnicamente impossibile se oltre al lavoratore si fa pagare anche una quota per il servizio.
I motivi sono fondamentalmente due:
1. non tutti i costi sono in chiaro, quindi alla fine ti troverai a spendere molto di più di quello che ti era stato preventivato, semplicemente perché ti erano state omesse, o meglio nascoste, alcune voci di costo,
2. il lavoratore non è assunto regolarmente, quindi oltre a esporti a vertenze sindacali, rischi anche di trovare un lavoratore demotivato da scarse tutele e basso stipendio.
Quindi attenzione agli specchietti per le allodole di molte agenzie, potrebbero riservarti spiacevoli sorprese.

Stretta del Governo sull’evasione dei contributi 

In Italia è risaputo inoltre che il 60% circa del personale domestico è in nero, ma anche quello assunto non sempre versa interamente i contributi, specie da parte del lavoratore che ha uno quota a suo carico.
Dal 2024 il Governo ha stabilità che ci sarà la piena interoperabilità tra le banche dati di INPS e Agenzia delle Entrate, ciò significa che a fronte di un rapporto di lavoro registrato all’INPS, l’Agenzia delle Entrate potrà verificare che tutti i contributi siano stati versati, sia dalla famiglia datore di lavoro, che dal datore di lavoratore.
Con questa soluzione si punta a favorire l’adempimento spontaneo tramite dichiarazione precompilata e la segnalazione di eventuali anomalie.  
Ci sono domande a cui forse non hai ancora pensato. Scopri quali sono quelle per selezionare l’agenzia badanti perfetta! Scarica ora la guida “Come scegliere la migliore Agenzia Badanti” e assicurati il miglior supporto per i tuoi cari!    

Ci sono benefici fiscali per le famiglie che assumono direttamente o tramite agenzia per il lavoro?

Ma che vantaggi ci sono per le famiglie che assumono regolarmente badanti e colf in dichiarazione dei redditi? Abbiamo trattato approfonditamente il tema nell’articolo del Blog “Detrazioni e deduzioni Colf e Badanti: scopri i vantaggi fiscali nella dichiarazione dei redditi“. In sintesi la famiglia può dedurre i contributi pagati al lavoratore e detrarre parte della spesa per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti. Di seguito alcuni punti essenziali delle misure:
  • Detrazione per gli addetti all’assistenza di persone non autosufficienti
Detrazione del 19% di massimo € 2.100 all’anno, per persone non autosufficienti (basta la dichiarazione del Medico di Base), il cui reddito non superi € 40.000 all’anno.
  • Deduzioni dei contributi versati
Riduzione dell’imponibile IRPEF con la deduzione dei contributi versati per un massimo di € 1.549,37.
Dallo scorso anno è allo studio l’aumento della quota detraibile, al momento (gennaio 2024) la quota è ancora la stessa.

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