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E’ veramente necessaria tutta la fatica che fai per assistere il tuo anziano?

Ti sei mai chiesta se è veramente necessaria tutta la fatica che stai facendo per assistere un tuo familiare?

Sei un familiare curante, un caregiver, e ti stai prosciugando per assistere un tuo caro non autosufficiente?

Leggi questo post fino in fondo, troverai un esercizio molto utile!

 

 

Fatica mentale e fatica fisica

So bene quante energie fisiche, mentali ed emotive ti servono se in famiglia hai una persona, se non addirittura più di una, che ha bisogno di cura.

Non è solo una fatica fisica come la presenza, l’igiene, la cura fisica, le visite mediche, la spesa, ecc… spesso la fatica più grande e pesante è quella mentale.

I pensieri si accumulano, il cervello sembra non trovare mai pace, sembra quasi che non basti non solo il tempo, ma nemmeno lo spazio mentale per contenere tutto.

Anche perché probabilmente quando il tuo familiare è diventato non autosufficiente è andato a sommarsi a una vita già complessa: lavoro, partner, figli, gestione della propria casa, i pensieri che già avevi, ecc.

Ti voglio dire una cosa: è inevitabile sentirsi sopraffatti.

Del resto il tempo e le energie, per quanto provi a stringere i denti, sono limitati.

Ho già incontrato molte persone che mi hanno detto: “Se vado avanti così va a finire che mi ammalo”.

Ed è così, perché se razionalmente non accetti di fermarti ci penserà il corpo a farlo.

Ti ammali più facilmente, compaiono dolori e malesseri che prima probabilmente non avevi.

Probabilmente tu che stai leggendo sei già in questa situazione.

 

Sei come un’auto in riserva

Se vogliamo utilizzare una metafora: sei un’auto che la spia della riserva accesa… se non ti fermi ti troverai magari in qualche stradina di campagna, lontana km dal primo distributore, con l’auto completamente bloccata.

Immagina ora cosa potrebbe accadere al familiare che curi se ti blocchi.

 

Quando si è immersi nel fare si crede che il tempo per fermarsi, riprendere fiato e rimettere in ordine le idee, sia tempo perso.

In realtà ho imparato nel tempo che per essere veloci bisogna andare lenti, tenere un passo costante, secondo le energie.

Cosa vuol dire fermarsi e riorganizzare le idee?

Ad esempio fermarsi e chiedersi:

  • è tutto necessario quello che sto facendo?
  • è tutto importante allo stesso modo?
  • è tutto urgente?

Per cui prenditi un tempo per te, con carta e penna alla mano.


Un esercizio che sarà come il tuo distributore di benzina

Prendi un foglio e dividilo in 2 parti in verticale e poi di nuovo a metà in orizzontale, a formare una croce che divide il foglio in 4 parti uguali.

In alto a sinistra scrivi: 1) importante/urgente

Questo sarà il riquadro dove metterai tutte le cose che FONDAMENTALE che segua tu

In alto a destra scrivi: 2) importante/NON urgente

Questo sarà il riquadro dove scriverai tutte le attività per te importanti e sui cui è FONDAMENTALE che ti occupi appena terminate quelle URGENTI.

In basso a sinistra scrivi: 3) NON importante/urgente

In questo riquadro vanno tutte le attività che sono si urgente, ma NON è FONDAMENTALE che faccia tu direttamente, ovvero qui vanno tutte le attività che PUOI DELEGARE

In basso a destra infine scrivi: 4) NON importante/NON urgente

Questo è il riquadro che preferisco: è quello che io chiamo lo spazio CESTINO, dove vanno tutte quelle attività che non essendo né importanti, né urgenti puoi permetterti il lusso ti togliere.

Ricorda: il tempo è FINITO!

È inutile che tiri la coperta per coprire tutto, non ce n’è abbastanza e il prezzo per ostinarsi a tirare la coperta e pagare con la tua salute.

Sei disposta a pagare questo prezzo?

Ok, siccome presumo che la tua risposta sia no, fai l’esercizio.

Ora ripensa a TUTTE, e ribadisco TUTTE, le cose che fai in una giornata, sia per il familiare che assisti sia per la gestione della tua quotidianità.

Scrivile sul foglio e mettile nel riquadro a cui secondo te appartengono, cercando di essere il più onesta possibile con te stessa/o, ma soprattutto DATTI IL PERMESSO di dividerle per importanza o meno.

 

 

Un esempio di compilazione

Ecco un esempio di come si può compilare il foglio in base ai riquadri, partendo da una situazione standard:

1) Importante e urgente:

  • trovare una terapia per farlo dormire più tranquillo di notte
  • trovare una persona che ci aiuti

2) Importante ma NON urgente:

  • trovare un equilibrio tra la sua cura e il resto della mia vita
  • andare in vacanza con la mia famiglia per una settimana tranquilla

3) NON importante ma urgente:

  • garantire la sua igiene quotidiana
  • farlo mangiare adeguatamente tutti i giorni

4) NON importante e NON urgente:

  • stirare la sua biancheria
  • spolverare tutti i giorni casa sua

Una volta che hai fatto l’esercizio se vuoi condividi quello che hai scoperto mandandomi un messaggio a bianconi@famkare.it.

 

Una coach tutta per te!

Ti piacerebbe avermi accanto per 3 mesi per costruire insieme la tua strada per vivere con più serenità la cura dei tuoi cari, senza correre il rischio di ammalarti e persino a goderti la vita comunque?

Cosa aspetti? Contattami per una consulenza di orientamento al percorso AmarsixAmare.

Posso seguire solo 5 persone al mese, non perdere l’occasione di rinascere da oggi!

Ti aspetto.

 

 

Chiara Bianconi

Family Coach e Fondatrice di Famkare

 

 

Se vuoi maggiori informazioni sul percorso scrivimi a bianconi@famkare.it.

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