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Cosa fare se la badante… non rientra la domenica sera?

Alcune famiglie che hanno una badante convivente vivono la difficoltà di capire come gestire il rientro della domenica sera, cioè dal riposo settimanale.

“Posso chiedere alla badante di tornare la domenica sera?”, “Se è il suo giorno di riposo posso farla lavorare al suo rientro?”, “E’ tenuta a rientrare la domenica sera?”

Queste sono solo alcune delle domande che spesso ci sentiamo rivolgere.

Ecco che in questa rubrica “Cosa fare se la badante…” vogliamo rispondere alle domande più frequenti che le famiglie si trovano ad affrontare quando hanno una badante.

In questo articolo parliamo di “Cosa fare se la badante… non rientra la domenica sera”.

Gestire un lavoratore non è semplice, specie capire come applicare correttamente il Contratto Collettivo Nazionale Colf e Badanti.

Non conoscere bene i diritti e doveri del lavoratore domestico comporta spesso incomprensioni, che se non vengono gestite tempestivamente, portano inevitabilmente a conflitti.

E’ importante quindi tenere in considerazione sia cosa prevedere il Contratto Collettivo Nazionale Colf e Badanti, sia quali sono le aspettative delle badanti, oltre a quelle delle famiglie.

 

Cosa dice il contratto

Il contratto della badante convivente prevede che questa lavori 54 ore la settimana, 10 ore al giorno per 5 giorni e 4 ore il 6° giorno.

La badante convivente ha diritto a dei riposi contrattuali, che abbiamo trattato approfonditamente in questo articolo del nostro blog (clicca qui). In particolare alla badante convivente spettano 36 ore di riposo settimanali, che si compongono di una giornata intera di 24 ore e di mezza giornata di 12 ore.

Quindi se il riposo viene goduto il sabato pomeriggio e la domenica tutto il giorno, il riposo che inizia alle 12:00 del sabato, termina alle 24:00 della domenica.

A questo si unisce il riposo notturno, che ogni badante è di 11 ore, sempre da contratto.

La badante quindi innanzitutto non è tenuta a stare 7 notti su 7 presso il luogo di lavoro, inoltre non è tenuta a lavorare la sera che rientra dal riposo.

Questo vale sia per la giornata di riposo settimanale, sia per le festività.

 

Quindi la badante che non rientra la domenica sera è “punibile”?

La risposta contrattuale è no! In quanto sta ancora godendo del suo riposo.

Se il giorno di riposo concordato con la badante è la domenica, il rientro la domenica sera è una sorta di reciproco vantaggio, per la badante per una questione di trasporti o di alloggio, se la sua unica abitazione è quella in cui lavora, per la famiglia corrisponde a un vantaggio perché comunque “c’è qualcuno in casa”.

 

Cosa si aspetta la badante

Nella prassi di molte parti d’Italia il riposo viene goduto principalmente dal sabato dopo pranzo alla domenica sera.

In altre aree d’Italia, come il centro-sud, la prassi invece è che il riposo sia spezzato, ad esempio la mezza giornata il giovedì pomeriggio e la giornata intera il sabato o la domenica.

Una differenza sostanziale lo fa se la badante ha una propria abitazione, oltre a quella presso cui lavora, o di fatto il suo unico domicilio è il luogo di lavoro.

Il riposo continuativo, con una notte intera di assenza, è preferito dalle badanti che hanno una propria abitazione, il riposo spezzato è più facile da gestire quando la badante non ha altro alloggio e quindi è presente spesso 7 notti su 7.

 

Cosa deve fare la famiglia? 

Tre consigli di FamKare per un rapporto sereno con la badante.

La prima regola fondamentale è il buon senso!

La seconda regola fondamentale è rispettare reciprocamente il contratto al 100%, che evita qualunque fraintendimento.

Ecco quindi i nostri 3 consigli:

  1. definisci il tuo bisogno molto bene fin dall’inizio  e gestiscilo in modo chiaro e trasparente sin dalla fase di colloquio conoscitivo,
  2. trova un compromesso che possa andare bene a famiglia e lavoratore, in modo che si possa partire con il piede giusto e garantire continuità al servizio,
  3. se hai bisogno che la badante svolga un’attività al di fuori dai suoi obblighi contrattuali, trova il modo di riconoscerglielo economicamente, come straordinario o un premio in busta paga.

 

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