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I segnali dell’anzianità: la sfida del pensiero preventivo

Come affrontare serenamente l’invecchiamento e prepararsi al venir meno della autosufficienza? Ne parliamo con Malaika RIbolati, formatrice, counselor e Vicedirettrice del Centro Formazione Camilliani di Verona.


In questo intervento del webinar che abbiamo tenuto lo scorso 14.05.2021 abbiamo chiesto alla dott.ssa Malaika Ribolati, formatrice che da anni si occupa di relazioni familiari, di aiuto, counseling e sostegno all’elaborazione del lutto, come affrontare in modo sereno in famiglia l’invecchiamento di un proprio caro.

L’invecchiamento è un processo universale che si manifesta in modo lento, graduale e soprattutto continuo. Esso può essere considerato come la somma di tutti quei cambiamenti che avvengono in ognuno di noi dal momento del concepimento alla morte.

Come mai allora ci lasciamo sorprendere dall’arrivo dell’anzianità? Perché non siamo pronti a riconoscerci nel ruolo di futuro caregiver? Perché l’emergenza dell’evento traumatico ci travolge e sconvolge?

L’anzianità, come ogni passaggio della vita porta in sé aspetti di incertezza, fragilità, impotenza e spesso si trasforma in una vera e propria crisi per l’anziano e anche per il suo contesto relazionale.

Il tempo non segue una logica di continuità, ma piuttosto di «temporalità in spirale»: la persona progredisce attraverso momenti di strutturazione dell’esperienza, momenti di destabilizzazione, momenti di rottura che implicano delle prese di decisione e infine dei momenti di ricomposizione.

Il fenomeno di crisi esprime un’incertezza esistenziale che non sempre, però, assume il carattere drammatico che gli attribuiamo. Ogni crisi va interpretata attraverso un concetto più ampio come quello di transizione.

Una transizione anticipata. Non desiderata, ma accettata: è la capacità di preparare delle strategie per integrare quello che non si è desiderato, ma che si preannuncia inevitabile.

Se la crisi è una trasformazione imposta, il progetto è una transizione desiderata.
Quindi, la risoluzione di una crisi sta nel trasformare in progettualità ciò che all’inizio si presenta come un’imposizione.

Il punto di partenza? E’ necessario inserire l’anzianità, quale passaggio della vita, tra le mille perdite che ci accompagnano nei nostri giorni, riconoscendo la nostra finitezza umana.

Il pensiero preventivo del futuro caregiver, che spesso è un figlio, dovrebbe trasformare l’invecchiamento da transizione non voluta e non desiderata ad una transizione accettata e progettata.

Vuoi scoprire quindi come creare un pensiero preventivo efficace all’interno della tua famiglia? Continua a vedere il video del webinar con l’intervento di Malaika Ribolati, Centro di Formazione dei Camilliani di Verona.

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