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Inps e controlli famiglie con badante

Le tasse delle badanti: l’INPS alla ricerca dei contributi non versati dai lavoratori domestici.

Sono stati scoperti ben 75 i collaboratori domestici risultati evasori totali per un totale di 3 milioni di euro di redditi non dichiarati scoperti nel 2017 nella sola provincia di Livorno all’interno dell’operazione chiamata alla “Fiera dell’Est”.

Attenti bene: non stiamo parlando di lavoro nero, ma di lavoratori regolarmente assunti dalle famiglie, ma che hanno percepito compensi annui superiori alla soglia oltre cui la legge impone la dichiarazione dei redditi. Non adempiendo a questo onere hanno evaso le tasse.

È chiaro che stiamo parlando di una punta di un iceberg, con numeri decisamente superiori se ci allarghiamo a tutta l’Italia. La domanda è: perché questo accade?

La famiglia paga la sua quota di contributi con un MAV trimestrale, ma non è un’azienda, quindi non è quello che tecnicamente si chiama un sostituto d’imposta, pertanto i lavoratori domestici, badanti colf o babysitter, percepiscono un compenso lordo. Su questo compenso la badante dovrebbe versare la sua quota di tasse a conguaglio in fase di dichiarazione dei redditi.

La realtà è che solo una minima parte delle badanti si reca al CAF con le varie certificazioni uniche dei compensi percepiti nell’anno precedente, evadendo di fatto le tasse.

Cos’è successo quindi a Livorno? La Guardia di Finanza di Cecina, all’interno di un controllo fiscale in una azienda, si sono accorti che la coppia di filippini assunta come collaboratori domestici dall’imprenditore non avevano mai effettuato la dichiarazione dei redditi, pur essendo regolarmente assunti, risultavano evasori. Da qui l’intuizione che il fenomeno potesse essere decisamente più diffuso, sono state censite centinaia di posizioni fiscali registrate alla Direzione Provinciale dell’INPS tra il 2010 e il 2015. Da questo è emersa la mancata dichiarazione dei redditi da lavoro dipendente per un importo complessivo di oltre 3.000.000 di euro (per una media di circa 40.000 euro ciascuno) ed un’imposta evasa di oltre 200.000 euro, oltre a sanzioni ed interessi.

Il consiglio del Family Coach: assumere un lavoratore domestico con una agenzia per il lavoro azzera completamente questi rischi. A essere tutelati al 100%, non sono solo le famiglie, ma anche i lavoratori, che si vedranno già versate alla fonte tutte le tasse a proprio carico.

Per un approfondimento ecco gli articoli

https://www.tusciatimes.eu/operazione-alla-fiera-dellest-individuati-75-colf-badanti-evasori-totali/

https://www.youreporter.it/video_75_collaboratori_domestici_risultanti_evasori_totali/?refresh_ce-cp

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