“Mia mamma ha cacciato di casa la badante, non ne vuole sapere, meglio lasciar perdere”.
In più di 10 anni che faccio questo lavoro avrò ricevuto decine di telefonate come questa.
Eppure una soluzione c’è! Non preoccuparti. Continua ad ascoltare il video e ti dirò come fare.
Se non mi conosci, sono Chiara Bianconi, fondatrice di FamKare, agenzia di assistenza anziani e sostegno ai loro familiari. Per fare questo, oltre al servizio badanti, abbiamo ideato il percorso AmarsixAmare, dove come pedagogista e family coach, aiuto le persone che si stanno annientando per assistere un proprio familiare a riprendere il controllo della propria vita.
Cosa fare quindi se tua mamma caccia di casa la badante?
La prima cosa da fare è rimanere saldi sulle proprie idee. Non spaventarti e ascolta.
Mio nonno veneto diceva in dialetto: “Da sete ani s’è butei, da 70 s’è ancora quei”, che tradotto significa che a 7 anni si è bambini e dopo i 70 lo si torna ad essere.
Ed è da qui che possiamo trovare la chiave per superare questa difficoltà che centinaia di famiglie, se non addirittura migliaia in Italia, incontrano.
Pensare ai nostri genitori come se fossero i nostri figli!
Qual è il bambino che senza piangere e fare i capricci all’inizio lascia la mamma per andare alla scuola materna? Praticamente nessuno.
E sai qual è la mamma che non si sente in colpa a lasciare il proprio figlio a scuola quando lo vede piangere e triste? Posso dire per esperienza personale, nessuna!
Ecco perché nelle scuole materne è previsto l’inserimento!
Ci vuole tempo per cambiare abitudini, per adattarsi al cambiamento e per gli anziani è ancora più difficile. Anche perché accettare una badante ha un impatto emotivo forte: ad esempio vuol dire accettare l’invecchiamento, con il senso di fragilità e morte che si porta dietro, in alcuni casi significa anche perdere il controllo sui propri figli, con la paura di essere abbandonati.
Nella neuroscienza si è studiato che per creare una nuova abitudine ci vogliono almeno 21 giorni.
Se hai scelto di inserire una badante in casa dei tuoi genitori è perché non possono più essere al sicuro da soli, hanno bisogno di assistenza, e né tu né gli altri familiari riuscite a garantirgli quello di cui hanno bisogno, senza mandare all’aria le vostre vite.
Quindi
PRIMO CONSIGLIO: tieni sempre a mente il PERCHÉ è importante per te e i tuoi genitori che ci sia una badante ad aiutarvi e tieni fede a questo impegno.
Questo passaggio è fondamentale per portare avanti la strategia che ti sto per spiegare.
SECONDO CONSIGLIO: accetta la frustrazione, come quella di ogni mamma che lascia il bambino alla scuola materna per la prima volta e lo vede piangere, perché sai che stai facendo il bene dei tuoi genitori, della tua famiglia e, ultimo ma non per importanza, il tuo!
TERZO CONSIGLIO: se sai che i tuoi genitori non ne vogliono sapere prenditi il tempo per inserire la badante. Esattamente come fanno alla scuola materna. I primi giorni stai di più con loro, allontanati per un paio d’ore e poi torna. Il giorno dopo allontanati 4 ore.
Ma soprattutto PARLA! Spiega alla badante quali sono le migliori strategie per farsi accogliere dai tuoi genitori, e se puoi parla anche con i tuoi genitori e spiega loro perché per te e per loro è importante questo passaggio, anche se sai che è faticoso per tutti.
E se non è buona la prima, abbi pazienza… con la prossima andrà sicuramente meglio, perché hai già più esperienza e avete rotto il ghiaccio.
Se però senti di non avere la forza di portare avanti da sola o da solo tutto questo, potrebbe essere utile farti sostenere, perché come per crescere un bambino serve un villaggio, anche assistere un anziano non è un lavoro in solitaria!
Fammi sapere che ne pensi e soprattutto tienimi aggiornata come va.