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Cadute e persone anziane: elimina subito ogni rischio!

Ti è già capitato che il tuo anziano sia caduto in casa? O hai paura che possa capitare?

Segui i consigli di questo articolo: 10 cose da avere in casa, 15 comportamenti da adottare.

La parola che viene in mente a noi di FamKare, quando si tratta dell’argomento cadute, è “troppo”.

E’ “troppo” … tardi quando ci chiamano perché occorre dare assistenza domiciliare a una persona caduta in casa e che sta tornando al proprio domicilio dall’ospedale dopo il periodo di convalescenza. Il danno è fatto, si possono solo gestire al meglio possibile le conseguenze.

“Troppo” … caro il nostro servizio di assistenza, che comprende anche la compagnia e la sorveglianza, pensano spesso anziano e famiglia. In questo caso si sottostimano i costi che derivano da una caduta di una persona anziana.

Perché le famiglie non hanno l’occhio allenato. Non sanno distinguere bene i segnali del passaggio dall’autosufficienza alla non autosufficienza. E quindi rimandano “troppo” l’attivazione di un servizio di assistenza domiciliare.

Eppure le cadute hanno spesso effetti davvero nefasti. Le conseguenze sono spesso tragiche.

E sì, facciamo fatica a capirlo perché i figli di persone anziane parametrano gli effetti di una caduta su se stessi e non su una persona anziana e quindi tendono a sottovalutare gli effetti. 

La caduta di una persona anziana può avere effetti davvero devastanti, sul suo fisico e sulla sua psicologia. 

Qui troverai un approfondimento sul tema delle cadute delle persone anziane, un argomento di cui si parla poco, ma che ha dei risvolti importantissimi: dove cadono più spesso gli anziani, le conseguenze delle loro cadute, infine i fattori di rischio vengono trattati con un taglio informativo di immediata comprensione.

Le cadute delle persone anziane

La caduta è un evento molto frequente e imprevedibile nella vita delle persone anziane e deriva da o causa spesso la perdita dell’autosufficienza. 

Negli Stati Uniti, dove ci sono più dati disponibili, in 3 casi su 4 negli over 65 la caduta accidentale provoca la morte.

Tra gli anziani ospedalizzati a causa di una caduta, solo la metà sopravvive più di un anno, mentre le cadute ripetute e l’instabilità hanno come esito il ricovero in residenze assistite.

In Italia, le complicazioni associate alle cadute aumentano sensibilmente con l’età e raddoppiano nelle persone con più di 75 anni.

Gli anziani ricoverati in residenze assistite hanno tassi molto più alti di cadute: in questi contesti, le complicazioni sono più frequenti e più serie, con il 10 – 25 % di cadute che sfociano in fratture o lacerazioni.

Fonte: www.epicentro.iss.it – Istituto Superiore di Sanità.

Dove cadono gli anziani

Il 60% delle cadute avvengono in casa. 

Il 28,6% delle persone con 65 anni e più cade almeno una volta nell’arco di 12 mesi. 

Di questi, il 43% cade più di una volta.

Dentro casa, gli ambienti a maggior rischio sono:

  • la cucina (25%)
  • la camera da letto (22%)
  • le scale interne ed esterne (20%)
  • il bagno (13%).

Le conseguenze delle cadute

Il modo con cui una persona cade determina il tipo di frattura: 

  • del polso: quando si cade in avanti o all’indietro appoggiandosi a terra con la mano
  • dell’anca: quando si cade sul lato
  • di altra natura: quando si cade all’indietro sui glutei.

Il problema delle cadute nella popolazione anziana è nella combinazione tra incidenza e facilità di esito in frattura, dal momento che tra gli anziani c’è un’elevata prevalenza di malattie come l’osteoporosi e cambiamenti fisiologici associati all’età e come il rallentamento dei riflessi protettivi che rendono particolarmente pericolose anche cadute lievi. 

In più, la guarigione da una lesione, come per esempio una frattura, è di solito lenta nelle persone anziane e ciò aumenta il rischio di successive cadute.

Un’altra complicazione è la sindrome ansiosa post caduta, in cui la persona anziana riduce movimento e attività in modo eccessivamente cauto, proprio per paura di cadere. 

Ciò contribuisce a ridurre la forza muscolare, favorendo una deambulazione anormale e, a lungo andare, un ulteriore aumento del rischio di cadere. 

La caduta, soprattutto se l’evento si ripete, riduce la propria autostima: a volte l’anziano non racconta a nessuno quanto accaduto per vergogna.

I fattori più diffusi di rischio delle cadute degli anziani

Generalmente si pensa che si può cadere quando si è genericamente deboli oppure perché si fa fatica a mantenere l’equilibrio.… ma l’argomento e più complesso e merita un minimo approfondimento.

Dietro l’evento della caduta sono stati isolati i fattori di rischio, che fanno capo a queste aree:

  • rischi legati alla condizione socio-demografica
  • alla condizione funzionale
  • allo stato mentale
  • alla presenza di malattie
  • all’utilizzo di farmaci

Vediamo nello specifico, le aree dei fattori di rischio con le loro declinazioni.

Socio-demografici Condizione funzionale Stato mentale
  • età avanzata
  • sesso femminile
  • mancanza del coniuge
  • alterazioni della marcia
  • problemi di mobilità
  • alterazioni dell’equilibrio
  • debolezza muscolare
  • deficit della vista
  • limitazioni funzionali
  • deterioramento cognitivo
  • depressione
Malattie Farmaci  
  • osteoartrite
  • Parkinson
  • ictus
  • diabete
  • incontinenza urinaria
  • capogiro
  • ipotensione ortostatica
  • politerapia
  • psicofarmaci
 

Abbiamo già visto che le cadute accidentali in ambiente domestico sono le più diffuse. Si parla di 2 cadute su 3.

I problemi dell’andatura e della forza muscolare è la seconda tra le più comuni cause di cadute. Uno studio su persone di 75 anni rivela che:

  • il 10% ha bisogno di assistenza per camminare in camera
  • il 20% non è in grado di salire una rampa di scale senza aiuto
  • il 40% non è in grado di camminare per meno di un chilometro. 

L’altra causa principale di cadute è il capogiro, un sintomo molto comune tra gli anziani, che può derivare da problemi diversi: disturbi cardiovascolari, iperventilazione, ipotensione ortostatica, effetti collaterali da farmaci, ansia e depressione.

Come limitare il rischio di caduta in casa?

10 cose che puoi fare subito

Quindi, come avrai già capito non c’è tempo da perdere. 

Queste le 10 cose che puoi fare subito e che limitano la possibilità di una caduta in casa da parte delle persone anziane.

In tutta la casa…

  1. rimuovi i tappeti e tutti gli oggetti (per esempio i mobili) di ingombro
  2. rimuovi tutti i cavi elettrici o telefonici dagli spazi di passaggio
  3. installa corrimano sulle scale
  4. installa strisce antiscivolo sulle scale
  5. crea un’illuminazione possibilmente uniforme nelle stanze.

In cucina…

6. sposta gli oggetti usati più di frequente a livello della persona per evitare di allungarsi e piegarsi (pentole, etc …)

7. rimuovi scale e sgabelli.

In bagno…

8. posiziona appoggi per sostenersi (maniglioni, alzawater, etc …)

In camera da letto…

9. migliora l’illuminazione, installando una luce notturna

10. controlla l’altezza della sedia e del letto. È più facile uscire dalle sedie più alte. Avere i braccioli sulla sedia aiuta in modo da poter spingere e non è necessario tirare per alzarsi.

 

Come comportarsi per limitare il rischio di caduta?

Segui le nostre 15 raccomandazioni per ridurre a zero la possibilità di cadere. Sono tutte indicazioni molto pratiche:

    1. indossa scarpe e pantofole della misura giusta e con suola antiscivolo
    2. evita di indossare solo calze
    3. indossa pigiami, camice da notte, vestaglie della giusta taglia 
    4. evita di camminare se il pavimento è bagnato
    5. avvisa se vi sono ostacoli che intralciano la deambulazione 
    6. alzati dal letto o dalla sedia in modo lento e progressivo
    7. se usi gli occhiali, tienili a portata di mano quando vai a letto
    8. accendi la luce della camera da letto se ti alzi nel cuore della notte
    9. in caso di capogiro siediti e chiama il personale di assistenza 
    10. tieni sul comodino vicino al letto ciò che potrà essere utile 
    11. accendi sempre la luce prima di entrare nelle stanze quando ti muovi in casa 
    12. utilizza come sostegno solo appoggi stabili per alzarti e muoverti
    13. bevi regolarmente per evitare la disidratazione, che può causare confusione
    14. usa correttamente protesi e ausili utilizzati nella quotidianità (bastone, ecc.)
    15. dota gli ausili per la deambulazione (bastone, tripode, girello) di un’estremità inferiore in gomma e adattali alla tua altezza.

Caduta e non autosufficienza, che cosa viene prima e dopo?

Ci viene ancora in mente il ricovero di quella signora anziana, avrà avuto quasi 90 anni, che è stata ricoverata in ospedale a seguito di una caduta in casa. E’ una famiglia che abbiamo seguito qualche anno fa. Era dalle parti di Como.

Ha passato più di un mese in ospedale, poverina! Meno male che è tornata a casa, ma con funzionalità ancora più ridotte. Questo esito – siamo portati a pensare come positivo dopo tutto, ma è solo una supposizione – non è sempre così scontato.

E’ caduta nella propria casa, proprio nel giorno di riposo della sua badante.

Scusaci, non vogliamo metterti paura o farti venire il senso di colpa, se hai un anziano che vive da solo in casa. Oppure se hai mamma e papà che cominciano a palesare qualche limite.

Vogliamo solo invitarti ad aprire gli occhi e a sforzarti di capire quale è il momento esatto in cui le persone anziane che ti sono care hanno bisogno di un aiuto. 

Troppe volte abbiamo visto confondere il momento del passaggio da autosufficienza e non autosufficienza con il verificarsi di un evento traumatico, cioè un evento esterno, che ti forza a cambiare in un attimo il tuo modo di vedere le cose.

Il problema di “vedere le cose in questo modo” è che spesso l’evento traumatico avviene quando la persona anziana è già in condizione di non autosufficienza. Non è l’evento traumatico, la caduta quindi, a causare la non autosufficienza, ma ne è solo l’effetto.

La condizione di non autosufficienza si verifica quando viene meno anche solo una di queste funzionalità:

  1. utilizzare il bagno (vasca., doccia, sanitari) in totale autonomia, mantenendo un livello di dignità
  2. prepararsi da mangiare e mangiare da soli, seguendo una dieta equilibrata
  3. vestirsi e svestirsi da soli, con abiti funzionali, puliti, etc …
  4.  deambulare da soli.

Spesso la caduta avviene quando una di questa funzionalità è stata compromessa, solo che semplicemente … non ce ne siamo accorti o la abbiamo sottovalutata.

L’unica forma di prevenzione e contrasto, oltre i nostri consigli e raccomandazioni, è l’assistenza domiciliare. Pensare quindi a una forma di aiuto domestico è funzionale a evitare danni che poi rischiano di diventare non più sanabili, come abbiamo visto precedentemente.

Lo scenario verso cui stiamo andando è la diffusione capillare di persone anziane con poca rete familiare intorno, se non nessuna. 

L’assistenza domiciliare (e non in ospedale o in casa di riposo) sarà la norma. Tanto vale prendere confidenza subito con questo strumento di salvaguardia e di aiuto concreto.

Perché aspettare?

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