In un ambiente sempre più cosmopolita l’educazione dei figli a una seconda lingua diventa un vantaggio educativo importante sin dalla tenera età.
Un valido aiuto in questo senso più essere la Tata, o Nanny, bilingue, che se inserita fin dalla tenera età potrà aiutare i propri figli a padroneggiare agilmente anche una seconda lingue.
Scopriamo questa figura nel dettaglio in questo dodicesimo capitolo del Manuale Babysitter – Domestici PRO a cura di FamKare.
Chi è la tata -nanny bilingue
La tata – nanny bilingue parte dal presupposto che ha la tipica professionalità nella cura dei bambini di una normale tata. La tata – nanny lavora principalmente full time, è il suo lavoro principale, e accompagna la crescita dei bambini per diversi anni, spesso dall’infanzia all’adolescenza.
La caratteristica principale della tata-nanny bilingue è che parla fluentemente una lingua diversa dall’italiano. In alcuni casi è persino preferibile che l’italiano non lo parli proprio, in modo che il bambino si sforzi di parlare con lei solo nella nuova lingua.
I bambini in questo modo parleranno quotidianamente con lei solo nella lingua scelta dai genitori.
Quando inserire la tata bilingue
La tata bilingue può essere inserita durante tutto l’arco dell’infanzia. Chiaramente prima lo si fa più efficace sarà il risultato.
Normalmente quando l’incontro con la seconda lingua avviene intorno ai 3 anni, si parla di bilinguismo precoce, ed è quello che rimarrà in modo più significativo nella vita.
Se l’inserimento della tata bilingue avviene dopo i 6 anni si parla di bilinguismo tardivo, che ovviamente renderà il processo di apprendimento meno immediato, con maggiore conflittualità con la lingua madre, anche se la presenza di una tata madrelingua aiuterà molto a gestire in modo corretto l’accento e la pronuncia, rispetto a un normale corso intensivo.
Differenze tra tata bilingue e Au Pair
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Italia il fenomeno dell’Au Pair, ovvero “la ragazza alla pari”, per aiutare i proprio figli nell’apprendimento della seconda lingua.
Ma che differenze ci sono tra una tata bilingue e una Au Pair?
Come abbiamo visto la tata è principalmente una figura professionale nella cura dei bambini, si occupa di loro in tutto e per tutto, dall’igiene, all’alimentazione, il gioco e persino i compiti.
La Au Pair per definizione è una persona giovane, mediamente tra i 18 e i 30 anni, che decide di fare un’esperienza all’estero, vivendo presso una famiglia ospitante e imparando (o perfezionando) la lingua del paese ospitante. Questo in cambio di piccoli aiuti in casa e del prendersi cura dei bambini.
Sicuramente sono due esperienze diverse, con preparazioni e qualifiche differenti.
Ecco perché è importante avere chiaro qual é l’obiettivo educativo nei confronti dei propri figli, in modo da poter gestire al meglio la scelta di una figura piuttosto che dell’altra.
Scelta che ovviamente deve tener conto anche del budget. Se infatti una tata bilingue può richiedere uno stipendio anche di 2.000 euro al mese, per l’Au Pair l’investimento è decisamente inferiore.
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