Babysitter, Tata, Nanny, Educatrice, Puericultrice: ecco tutte le differenze a confronto

Negli ultimi capitoli abbiamo parlato di diverse figure che possono occuparsi dei bambini a domicilio, consapevoli che sotto l’ombrello della parola babysitter spesso si celano differenze importanti, che è fondamentale conoscere.

Facciamo insieme quindi un riassunto schematico tra tutte le figure viste finora in questo decimo capitolo del Manuale Babysitter – Domestici PRO a cura di FamKare.

 

 

Perché tanta confusione?

Il lavoro domestico ha molte sfaccettature, perché le famiglie sono tutte molto diverse tra loro e hanno esigenze diverse. Capita quindi molto frequentemente che una famiglia scelga di avere un supporto per la cura dei figli, ma in base all’età, al numero dei figli, al tipo di presenza, alla mansione prevalente cambia la figura di riferimento.

Rimanere focalizzati su una generica babysitter può essere deleterio, perché non aiuta a focalizzare al meglio la ricerca, creando quindi false attese, che portano inevitabilmente a errori e a frustrazioni. E sappiamo bene quanto sia delicato affidare i propri figli (ciò che di più prezioso c’è nella nostra vita) a un’estranea o un estraneo.

 

Andiamo quindi ripercorrere tutte le figure viste con le principali caratteristiche e elementi distintivi le une dalle altre. 

Babysitter, Tata, Puericultrice, Educatrice, Aiuto compiti, Tata-Colf: come distinguerle?

 

Ruolo

Principali caratteristiche

Babysitter

Una figura che si occupa occasionalmente, o per poche ore la settimana, dei bambini.

Spesso sono figure giovani, come studenti universitari, neodiplomati o neolaureati, anche in percorsi attinenti all’educazione dei bambini. Quindi può essere comunque anche una persona qualificata, anche se non sempre la “semplice” babysitter lo è.

 

Ideale per supporti  occasionali o per un anno scolastico, può essere di aiuto  per gli spostamenti (casa, scuola, attività extrascolastiche, ecc.), aiuto nei compiti, sorveglianza e compagnia fino al rientro dei genitori. 

 

Tipi di impiego: a chiamata, fissa, che lavora di sera, che segue il momento doposcuola, disponibile nel weekend, che accompagna la famiglia in vacanza d’estate, con la pandemia anche babysitter che lavorano da remoto, ecc.

 

Per approfondire rivedi i precedenti capitoli su quali sono le mansioni e le competenze della babysitter in senso generico.

Tata Nanny

La tata si distingue dalla babysitter innanzitutto da due fattori: 

  • ha una maggiore professionalità, dettata dall’esperienza, dall’età più adulta e spesso anche da percorsi di studio nel settore, 
  • la tata lavora spesso full time, è il suo lavoro principale, e accompagna la crescita dei bambini per diversi anni, spesso dall’infanzia all’adolescenza.

Il ruolo della tata per certi punti di vista si avvicina a quello del genitore, anche perché normalmente lavora per una sola famiglia, a volte anche in convivenza. 

E’ normale quindi che questa peculiarità del rapporto la faccia diventare per certi versi un vero e proprio membro della famiglia presso cui lavora.

Ovviamente la tata, avendo una maggiore esperienza della babysitter, ha anche un compenso maggiore.

 

Ideale per una presenza continua nel corso della settimana e negli anni, capace di seguire un percorso di crescita dei figli. 

 

Tipi di impiego: crescita dei figli dall’infanzia all’età scolare, supporto educativo a lungo termine, nanny bilingue, per affiancare una persona che parli e quindi insegni nel quotidiano una seconda lingua ai figli.

 

Per approfondire leggi il capitolo sulla differenza tra babysitter e tata

Puericultrice

La puericultrice sono figure professionali specializzate nella cura e nella crescita dei bambini neonati, dalla nascita fino ai 3 anni di vita.

Per svolgere questo ruolo è necessario almeno essere un operatore sanitario ed educativo, con titolo di Operatore Socio Sanitario specializzato nell’assistenza all’infanzia o con un attestato di specifica scuola di puericultrici. 

E’ in grado di seguire il bambino dal punto di vista fisico, motorio e ludico, diventando un importante supporto per la madre e il padre, specie nella loro costruzione del rapporto con il bambino.

 

Ideale per un supporto per i neo-genitori a livello emotivo e psicologico per la gestione ad esempio del temuto pianto, del sonno, delle varie fasi dello sviluppo alimentare, motorio, ludico, ecc.

 

Tipo di impiego: una consulenza definita nel tempo, un accompagnamento per i primi mesi di vita, ideale per il periodo del puerperio, con una permanenza di breve periodo nel corso della settimana.

 

Per approfondire leggi il capitolo sulla differenza tra babysitter e puericultrice

Educatrice

La figura dell’educatore è una figura professionale che ha ricevuto una formazione specifica in ambito socio-pedagogico.

Ovviamente la quantità di esperienza incide sulla competenza che questa figura mette in campo, ma di fatto ha una preparazione che consente di avere un proprio partner nell’educazione dei proprio figli, attraverso il gioco, l’educazione scolastica, linguistica in alcuni casi. 

In molti casi la figura dell’educatore viene assunta per supportare i bambini nell’apprendimento delle materie scolastiche, per integrare le attività pedagogiche anche attraverso il gioco, esperienze di socializzazione, a volte anche per affrontare delle difficoltà specifiche.

 

Ideale per bambini con esigenze speciali, per un supporto nell’aiuto compiti in presenza soprattutto di DSA certificati, per un supporto educativo in situazioni complesse.

 

Tipo di impiego: si configura più come permanenza di breve periodo nel corso della settimana.

 

Per approfondire leggi il capitolo sulla differenza tra babysitter e educatrice

Aiuto Compiti

La babysitter per aiuto compiti è una figura con un obiettivo specifico: affiancare i bambini al proprio rientro da scuola nello svolgimento dei compiti. Ovviamente non si deve sostituire a loro, ma facilitare l’esecuzione, l’apprendimento nello studio, ecc.

E’ evidente che questa figura deve avere delle competenze scolastiche di base, che le consentano di svolgere questa mansione. Molto spesso si tratta di studenti o studentesse universitarie, meglio ancora se con studi umanistici o persino pedagogici.

Ovviamente l’aiuto compiti non è tutto uguale, cambia in base all’età, e quindi al livello scolastico, e alle specifiche esigenze dei figli e della famiglia più in generale.

 

Ideale per seguire nei compiti pomeridiani bambini dai 6 ai 14 anni, alternativa alle attività di doposcuola o per integrare la sorveglianza di familiari. 

 

Tipo di impiego: supporto specifico per i compiti, anche a distanza.

 

Per approfondire leggi il capitolo sulla babysitter per aiuto compiti

Tata-Colf

La Tata-Colf è una figura che ha preso molto piede nel tempo, quello che c’è da sapere fin da subito è che si tratta sicuramente più una colf che una tata. 

La figura del collaboratore domestico, più noto come Colf, è più legato alla cura dei luoghi e non delle persone. 

Vale infatti il presupposto per cui una babysitter o tata, con una preparazione specifica nella cura dei bambini, non accetterà di occuparsi in modo strutturato della casa.

Specularmente una colf non si assumerà la responsabilità educativa di un bambino, alla cura della sua persona soprattutto se in età pre-scolare. Sarà più portata magari a una semplice sorveglianza e a un accompagnamento, oppure la preparazione dei pasti.

 

Ideale per un’esigenza prevalente nella gestione della casa e nella sorveglianza semplice dei figli, specie in età scolare, e utile per garantire una semplice copertura per le urgenze come la malattia dei bambini.

 

Tipo di impiego: presenza continuativa nella settimana e negli anni, diventa una figura di riferimento e fiducia per la famiglia.

 

Per approfondire leggi il capitolo sulla differenza tra babysitter e tata-colf

 

Come scegliere tra queste figure?

Sicuramente il primo aspetto da capire è per cosa serve questo tipo di figura.

E’ un aiuto temporaneo o continuativo? Per quante ore mi serve la settimana? 

Mi deve coprire l’anno scolastico o ho un progetto più a lungo termine?

In cosa deve seguire i miei figli? E da ultimo, ma non per importanza, quanto budget posso investire questa figura?

Una volta risposto a queste domande avrai sicuramente più chiaro di cosa hai bisogno nello specifico, e cosa cercare.

 

 

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