Molte famiglie con l’obiettivo di conciliare gli impegni di lavoro e famiglia cercano personale domestico che li aiuti sia per la cura dei figli e della casa. Nel tempo si è creata una figura ibrida: la tata colf.
Ma quali sono le differenze tra tata-colf e babysitter?
Scopriamo quindi insieme in questo ottavo capitolo del Manuale Babysitter – Domestici PRO a cura di FamKare le specifiche.
Cosa dice il Contratto Collettivo Colf e Badanti
Anche per le babysitter, come per tutte le altre figure che lavorano a domicilio, si applica il Contratto Collettivo Colf e Badanti, che ha al suo interno la regolamentazione anche di figure che si occupano dei bambini e della casa.
Ogni figura ha un chiaro inquadramento contrattuale, con uno specifico livello, compenso e mansioni.
Ci sono però esigenze nella realtà che a volte chiedono impegni ibridi.
Per queste il Contratto parla di mansione prevalente, che significa che per assumere un lavoratore, per stabilirne livello e compenso, si guarda quali sono le attività che impiegano maggiormente il suo tempo e richiedono una maggiore responsabilità.
E’ il caso della Tata-Colf, una figura molto diffusa, che si occupa sia della gestione della casa, sia della cura dei figli.
Se la mansione prevalente è babysitter
Abbiamo visto nei precedenti capitoli quali sono le mansioni e le competenze della babysitter. Quando si parla di babysitter si intende comunque di una figura che si occupa dei bambini.
Le sue mansioni principali sono:
- Sorveglianza e sicurezza dei bambini
- Alimentazione e cura quotidiana
- Educazione
- Gioco e divertimento
- Accompagnamento
- Faccende domestiche
In merito all’ultimo punto abbiamo già visto che la babysitter e la colf sono due lavori diversi, con responsabilità, competenze e mansioni diverse. E per quel che riguarda il lavoro di babysitter la questione delle faccende domestiche risulta spinosa nella trattazione dell’incarico.
Cosa fa la babysitter: riordina lei o con i bambini, se ne hanno l’età, la stanza e i giochi, prepara il pasto e pulisce la cucina dopo. Insomma solo quello che attiene l’attività dei bambini.
Altri supporti domestici, come la pulizia della casa, la lavanderia con annesso stiro, non rientrano nelle mansioni prevalenti della babysitter .
Cosa fa la colf
La figura del collaboratore domestico, più noto come Colf, è più specificatamente legato alla cura dei luoghi e non delle persone. Infatti tra le sue mansioni prevalenti rientrano:
- pulizia e riassetto della casa
- preparazione dei pasti
- lavanderia e guardaroba
- cura degli spazi verdi o comunque esterni
- assistenza ad animali domestici.
Tali mansioni ovviamente chiedono competenza, esperienza e responsabilità diversa da quella che attiene alla cura delle persone.
Come conciliare quindi l’esigenza di una babysitter e di una colf?
In primo luogo è importante stabilire bene cosa è la necessità prevalente.
In seconda battuta capire quali sono le attività che deve svolgere per entrambe le mansioni.
Solo così è possibile capire di che figura si ha necessità.
Partiamo dal presupposto che una babysitter o tata con una preparazione specifica nella cura dei bambini difficilmente accetterà di occuparsi in modo strutturato della casa e del suo riordino generale.
Specularmente una colf non si assumerà la responsabilità educativa di un bambino, alla cura della sua persona soprattutto se in età pre-scolare. Sarà più portata magari a una semplice sorveglianza e a un accompagnamento a scuola, piuttosto che ad attività extracurricolari, oppure la preparazione dei pasti.
Come scegliere tra babysitter e tata-colf?
La prima domanda da farsi sicuramente è sempre quindi “a cosa mi serve”?
O meglio: “Qual è il progetto che ho in mente?”: hai bisogno di una figura jolly che ti supporti nella cura della casa, ma che sia anche in grado di sorvegliare che i tuoi figli quando non sei a casa siano al sicuro in caso di necessità?
Allora la tata-colf potrebbe essere una figura adatta.
Di contro hai bisogno che i bambini vengano anche aiutati nei compiti, svolgano giochi e attività ludico-ricreative? Hai bisogno di qualcuno che conosca bene le esigenze di un bambino sotto i 6 anni?
In questo caso l’unica figura possibile è la babysitter, e le attività di pulizia andranno a decadere.
La scelta della figura più adatta a seguire i propri figli si basa su molti aspetti:
- l’età del bambini
- il tempo che deve passare con la figura selezionata
- cosa deve saper fare la collaboratrice domestica individuata
- qual è il grado di preparazione richiesto
- qual è il budget da destinare a questo tipo di attività.
Come avrai visto diventa quindi una questione di priorità, per capire chi cercare, ed evitare inutili frustrazioni o litigi, che possono sfociare anche in vertenze sindacali.
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