Tata e babysitter, qual é la differenza?

Molto spesso si sente parlare di babysitter e di tata, ma spesso ci si confonde sui ruoli. Cercare una tata o una babysitter è la stessa cosa? Quali sono le caratteristiche specifiche le distinguono?

Scopriamo insieme le differenze tra tata e babysitter questo quinto capitolo del Nuovo Manuale Babysitter – Domestici PRO a cura di FamKare.

Definizione di Babysitter

Abbiamo visto nei precedenti capitoli quali sono le mansioni e le competenze della babysitter. Ma cosa la distingue dalla Tata?

Quando si parla di babysitter più spesso si intende una figura che si occupa occasionalmente, o per poche ore la settimana, dei bambini.

Spesso sono figure giovani, come studenti universitari, neodiplomati o neolaureati, anche in percorsi attinenti all’educazione dei bambini. Quindi può essere comunque anche una persona qualificata, anche se non sempre la “semplice” babysitter lo è.

Spesso la babysitter è quella figura che accompagna la famiglia per un anno scolastico, può essere di supporto per gli spostamenti (casa, scuola, attività extrascolastiche, ecc.), aiuto nei compiti, sorveglianza e compagnia fino al rientro dei genitori. 

Può essere un supporto anche per gli imprevisti, come la malattia del bambini, o magari la semplice uscita di coppia tra i genitori.

Ci possono essere diversi tipi di babysitter quindi: a chiamata, fissa, che lavora di sera, che segue il momento doposcuola, disponibile nel weekend, che accompagna la famiglia in vacanza d’estate, con la pandemia anche babysitter che lavorano da remoto, specie per l’aiuto compiti, ecc.

Tale figura può lavorare contemporaneamente anche per più famiglie .

 

Definizione di Tata

La tata si distingue dalla babysitter innanzitutto da due fattori: 

  • ha una maggiore professionalità, dettata dall’esperienza, dall’età più adulta e spesso anche da percorsi di studio nel settore, 
  • la tata lavora spesso full time, è il suo lavoro principale, e accompagna la crescita dei bambini per diversi anni, spesso dall’infanzia all’adolescenza.

Il ruolo della tata per certi punti di vista si avvicina a quello del genitore, anche perché normalmente lavora per una sola famiglia, a volte anche in convivenza. 

E’ normale quindi che questa peculiarità del rapporto la faccia diventare per certi versi un vero e proprio membro della famiglia presso cui lavora.

Ovviamente la tata, avendo una maggiore esperienza della babysitter, ha anche un compenso maggiore.

 

Come scegliere tra babysitter e tata?

Sicuramente il primo aspetto da capire è per cosa serve questo tipo di figura.

E’ un aiuto temporaneo o continuativo? Per quante ore mi serve la settimana? 

Mi deve coprire l’anno scolastico o ho un progetto più a lungo termine?

In cosa deve seguire i miei figli? E da ultimo, ma non per importanza, quanto budget posso investire questa figura?

Chiaramente se ho un budget importante (oltre i 2.000 euro al mese per un full time), ho bisogno di un supporto costante nella giornata e negli anni, è inevitabile che ci si orienti per la tata.

Se invece la mia necessità è contingentata nel tempo e nella durata, ho magari un budget ridotto, che non mi consente di pagare l’esperienza di anni di una figura, mi orienterò più sulla babysitter.

 

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BONUS

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