Si sente spesso parlare di Babysitter con accezioni diverse da famiglia a famiglia, ma quali sono esattamente le sue mansioni?
Se cerchiamo una definizione di BabySitter la più diffusa è: “Una persona che per lavoro si occupa di accudire i figli di altre persone”.
Scopriamolo insieme quindi quali mansioni chiedere alla propria babysitter in questo primo capitolo del Nuovo Manuale Babysitter – Domestici PRO a cura di FamKare.
Cosa deve fare la babysitter?
Partiamo dal presupposto che avere chiaro cosa si può chiedere, e cosa no, a una babysitter è fondamentale per gestire la propria aspettativa su questa figura.
Avere le idee chiare infatti aiuta a ridurre notevolmente le frustrazioni e al tempo stesso i conflitti, che spesso portano al licenziamento o alle dimissioni del collaboratore.
Ogni volta infatti che ci troviamo a dover cambiare una babysitter, non solo dobbiamo rivivere lo stress della ricerca e dell’inserimento, ma, cosa più importante, creeremo un importante disagio ai nostri figli.
Ecco quindi le sei mansioni tipiche di una babysitter:
- Sorveglianza e sicurezza
- Alimentazione e cura quotidiana
- Educazione
- Gioco e divertimento
- Accompagnamento
- Faccende domestiche
- Sorveglianza e sicurezza
Ovviamente è la funzione base della babysitter, che in assenza dei genitori del bambino, o dei bambini affidati, deve garantirne l’integrità fisica e psicologica.
La sicurezza di un bambino, ovviamente, è strettamente collegata alla sua età e al suo livello di autonomia, per cui è importante che la babysitter conosca quali sono i rischi che corre il neonato, piuttosto che un bambino in età scolare o prescolare.
Sarà in primo luogo la babysitter stessa che dovrà evitare comportamenti rischiosi come perdere di vista il bambino al parco, lasciare in giro oggetti potenzialmente pericolosi, o aprire la porta a sconosciuti.
- Alimentazione e cura quotidiana
Dopo averne garantito la sicurezza, il secondo aspetto più importante è quello di soddisfare i suoi bisogni materiali, come nutrirsi, lavarsi, riposare, ecc.
La babysitter dovrà quindi saper fare:
- preparazione di pasti adeguati all’età del bambino;
- seguire la dieta indicata con chiarezza dai genitori (preferibilmente in forma scritta) per i vari pasti della giornata;
- far dormire i bambini quando necessario, nei tempi e modi indicati dai genitori,
- curare l’igiene personale, come cambiare il pannolino, seguirlo nei momenti di utilizzo del bagno se già spannolinato, cambiarlo se si sporca, ecc.
- Educazione
In questa mansione è fondamentale una profonda collaborazione tra famiglia e babysitter. E’ importante infatti che i genitori dedichino del tempo per affiancare l’inserimento di questa figura, condividendo in modo chiaro e inequivocabile, quali sono i propri obiettivi educativi, quali sono i valori su cui hanno deciso di crescere i propri figli.
Ovviamente la babysitter non sarà mai un genitore, ma è importante che ci sia un allineamento su questo aspetto, onde evitare di ingenerare confusione nei bambini e inutili conflittualità.
Alla babysitter quindi spetta applicare le indicazioni della famiglia in merito all’educazione dei figli.
Con bambini in età scolare alla babysitter può essere chiesto di affiancare i figli nell’esecuzione dei compiti, stimolandoli, supportandoli, senza ovviamente sostituirsi a loro.
- Gioco e divertimento
Ovviamente uno dei principali requisiti che si cerca in una babysitter è che sia disposta a giocare con i bambini.
Collegandosi alla mansione precedente, ad esempio, che stimoli giochi manuali, che riduca l’uso di TV o dispositivi elettronici, che li coinvolga insomma in attività ludiche che affiancano l’attività educativa, stimolando la crescita sia fisica che cognitiva.
Insomma aiutiamo la babysitter a capire cosa piace e cosa serve ai nostri figli, affinché sappia organizzare nella giornata momenti ludici adeguati, sia in casa che fuori casa, secondo la stagione e l’età.
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- Accompagnamento
La babysitter è sicuramente un valido supporto anche per le attività come l’accompagnamento e il ritiro dei figli a scuola, alle attività extrascolastiche, come lo sport, il catechismo, ecc.
Tuttavia anche qui è importante avere alcune attenzioni, specie se per svolgere queste attività si rende necessario l’utilizzo dell’auto. Innanzitutto è chiaro che questo aspetto chiede una responsabilità maggiore, a cui corrisponde anche un compenso più alto, sempre che la figura selezionata sia disponibile ad assumersi tale onere, anche a fronte di una più alta remunerazione.
Altro aspetto importante è quale auto utilizzare: se la babysitter di rende disponibile ad usare la propria auto è inevitabile che le venga riconosciuto un rimborso chilometrico secondo le tabelle ACI, per l’uso. In ogni caso va prevista una estensione dell’assicurazione a spese della famiglia, cosa che comunque è sempre opportuno fare quando in casa si ha un collaboratore domestico
- Faccende domestiche
Partiamo dal presupposto che la babysitter e la colf sono due lavori diversi, con responsabilità, competenze e mansioni diverse.
Spesso questa mansione risulta spinosa nella trattazione dell’incarico.
Cosa fa la babysitter: riordina lei o con i bambini, se ne hanno l’età, la stanza e i giochi, prepara il pasto e pulisce la cucina dopo. Insomma solo quello che attiene l’attività dei bambini.
Altri supporti domestici, come la pulizia della casa, la lavanderia con annesso stiro, non rientrano nelle mansioni prevalenti della babysitter
Chiarisci bene di cosa hai bisogno
E’ importante avere chiaro qual è l’obiettivo che deve adempiere la babysitter, il motivo per cui la si assume e quali sono le 2/3 priorità che per noi sono imprescindibili, capendo se sono compatibili con il profilo della babysitter.
In diverse occasioni, durante le consulenze con le famiglie, mi sono trovata a chiarire che se la priorità è che la “babysitter” (e non a caso è tra virgolette), gestisca la pulizia della casa e poi curi i bambini, questa figura nel gergo comune si chiama tata-colf, se si vuole che sia un partner nell’educazione dei figli questa sarà esclusivamente una babysitter.
Se si vuole che il collaboratore domestico pulisca bene tutta la casa, non ci si può aspettare che sia anche in grado di aiutare nei compiti i figli, o possa accudire con attenzione un bambino sotto i tre anni, che va comunque sorvegliato.
Al massimo questa è una figura che nel pulire la casa, sorveglia bambini già grandi e autonomi affinché siano in sicurezza, e al massimo supporti la famiglia nell’accompagnamento a scuola o alle attività extrascolastiche, ma niente di più. Sono figure con ruoli e competenze diverse, è importante averlo chiaro.
Solo quando si sa cosa si vuole, quali sono le priorità e cosa ci si può aspettare da una babysitter si potrà vivere un’esperienza serena di collaborazione.
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