Sicuramente uno dei punti nodali quando si assume una persona per aiutare in casa, badante, babysitter o colf, è il tema della fiducia.
Scopri 3 modi per costruirla.
Sono molte le famiglie che ci chiedono personale “di fiducia”.
Il motivo è semplice da spiegare: le cronache sono punteggiate da notizie di badanti che si abbandonano a percosse nei confronti delle persone che assistono, così come le pagine dei giornali e dei siti web sono infarcite di raggiri, furti e… chi più ne ha più ne metta.
Bisogna ammettere che tutti saremmo spaventati. Se ricorriamo a una badante o una babysitter è perché ci rendiamo conto di avere bisogno di un aiuto. E l’idea di mettere i nostri affetti più cari nelle mani di qualcuno che può arrecare loro del male fa accapponare la pelle.
Dall’altra parte nasce spontanea una considerazione: fa più rumore un albero che cade che la foresta che cresce.
Si tratta di episodi dopo tutto isolati e sui quali occorre fare debite analisi e considerazioni.
Nella maggior parte si tratta di casi isolati e sono quasi tutti attraversati da un comune denominatore: gli anziani erano soli così come pure i bambini. E il rapporto di lavoro non presidiato da familiari, neppure occasionalmente.
Proviamo a fare un po’ di mente locale: secondo te la fiducia è un dato di partenza o un punto di arrivo? Ai più sembrerà un punto di arrivo, pensiamo.
Ecco allora 3 modi per costruire la fiducia che serve per alimentare un rapporto a stretto contatto, come è il lavoro domestico.
Se segui FamKare, ormai lo avrai capito quale è il punto da cui partiamo sempre: la famiglia, il soggetto che chiede la fiducia.
Il primo modo è fare l’esperienza della fiducia. Sei riuscito a trasmettere in modo chiaro come ti aspetti che un’attività venga svolta?
Pensiamo a una cosa banale, come la preparazione di un piatto di pasta. Hai descritto bene al tuo lavoratore domestico (badante o babysitter) come vuoi che questo piatto di pasta sia preparato?
Il risultato finale potrà anche non essere perfetto, ma quello che conta è che venga realizzato come tu hai chiesto che venga realizzato. Migliorare è sempre possibile. Applica adesso questo principio a tutte le attività che chiedi di fare a una badante o una babysitter.
E se già sanno eseguire ciò che gli hai chiesto meglio di te, ritieniti fortunato.
Il secondo modo è tenere in considerazione la variabile tempo. La fiducia si costruisce con il passare dei mesi e degli anni. Programma le attività che chiedi a badante o babysitter di svolgere. E fai della fiducia un elemento che cresce nel tempo con il crescere delle responsabilità che stai affidando a una persona.
Il terzo e ultimo modo è considerare la tua fiducia come un traguardo per il tuo personale domestico. Anche la badante e la babysitter la pensano allo stesso modo. Ancora nel 2020 ci sono famiglie che maltrattano le badanti, le costringono a mangiare male o le umiliano.
Noi di FamKare abbiamo la possibilità di guardare la realtà anche dall’altra parte. E sappiamo che le principali preoccupazioni delle badanti e delle babysitter sono l’accettazione e il trattamento che le famiglie riserveranno loro. E queste considerazioni vengono basate sull’esperienza personale.
Per cui se vuoi avere fiducia, comincia a rilasciare segnali che badante e babysitter si possono fidare di te. Per cui se chiedi di rispettare degli impegni cerca di considerare che anche tu vieni valutato sulla base di una coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.